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Centralina sul Boite: il Comune dice no

Marina Menardi

03/02/2021

Nella giornata in cui scadeva il termine per presentare le osservazioni alla Regione alla commissione di Valutazione di Impatto Ambientale (2 febbraio 2021), il Comune di Cortina pubblica la delibera di Giunta in cui prende una posizione sul progetto di costruire una centrale idroelettrica sul torrente Boite nel centro abitato di Cortina, in località Cadin: incompatibilità e contrarietà al progetto della Tofana Srl.

Il giudizio di incompatibilità viene dato a seguito delle valutazioni tecniche fornite dall’ing. P. Verardo, a cui il Comune si è rivolto quale consulente esterno «altamente qualificato, per affiancare il Dirigente del Settore Tecnico  Comunale attualmente sprovvisto di un dipendente con la necessaria competenza ed esperienza per il servizio richiesto e anche in considerazione dei notevoli carichi di lavoro dell’Ufficio» come spiegato in delibera.

All’ing. Verardo è stato chiesto di  formulare le osservazioni al progetto per conto del Comune, da presentare entro il 2 febbraio. «L’esame del documento dava atto delle analisi condotte nell’esaminare gli elaborati di progetto, ed evidenziava le carenze riscontrate con riferimento alla normativa in vigore e le metodologie proprie dell’analisi ambientale, oltre che gli impatti negativi sull’ambiente dell’opera in progetto» viene spiegato nella delibera di Giunta.

Le “Osservazioni al progetto” sono raccolte in un documento composto da 46 pagine, in cui vengono analizzati gli aspetti urbanistici, geologici, ambientali e paesaggistici, idraulici in relazione al Deflusso Minimo Vitale (DMV), progettuali relativi alla scala di risalita dell’ittofauna, ed è arricchita da numerosi elaborati e tabelle. Il giudizio di incompatibilità è formulato dunque sulla base di quanto riassunto nelle Osservazioni trasmesse alla Regione Veneto – commissione VIA, nonché «dall’analisi delle pressioni che un’opera di tale portata comporterebbe sul territorio in virtù e a salvaguardia della propria vocazione ambientale e turistica, che ne costituisce univocità e peculiarità di sviluppo».

Il documento determina «l’opera incompatibile, atteso l’ulteriore pressione antropica che si creerebbe sul territorio attraverso la sua realizzazione, con specifico riferimento agli impianti idroelettrici già approvati ed esistenti. Si tratta quindi da parte del Comune di un «indirizzo amministrativo alla proposta di iniziativa privata della Società Tofana srl facendo propri i pareri tecnici formulati dagli uffici, con il quale si attesta l’incompatibilità dell’opera e si formula parere contrario alla realizzazione del progetto».

Il progetto della centrale idroelettrica prevede un impianto ad acqua fluente composto da una diga situata a 300 metri a nord del ponte sul torrente Boite a Cadin. Da qui l’acqua viene convogliata in una condotta forzata completamente interrata di 1,6 metri di diametro e della lunghezza di 1.147 metri che porta alla centrale di produzione, un cubo di 14 metri di lato di nuova costruzione, di fianco alla Freccia nel Cielo. Con un collegamento di 117 metri, l’energia viene convogliata nelle centraline già presenti nel parcheggio della Freccia nel Cielo. La ditta proponente è la Tofana srl e tutta l’operazione ha carattere privato.