I Campionati Mondiali di sci alpino, in programma a Cortina d’Ampezzo dal 7 al 21 febbraio del prossimo anno, si avvicinano sempre più e a scandire il tempo sono ora anche i paesaggi ormai innevati che circondano le Tofane e la Regina delle Dolomiti. L’autunno è un ricordo, l’inverno è alle porte e coincide con l’arrivo della Coppa del Mondo in Italia, con Val Gardena, Alta Badia, Madonna di Campiglio e Bormio a fare da trampolino di lancio ai Mondiali.
A 50 giorni dal primo grande evento degli sport invernali in era pandemica, le atlete e gli atleti continuano a regalare emozioni agli appassionati dello sci alpino nelle tappe di Coppa del Mondo e si candidano a essere grandi protagonisti anche nelle due settimane di febbraio, sulle piste ampezzane che torneranno a ospitare anche il circo bianco maschile, assente da trent’anni.
È ancora nella memoria di molti il gigante femminile di Courchevel, una giornata di grande spettacolo che ha regalato il ritorno alla vittoria di Mikaela Shiffrin e il gesto tecnico d’antologia di Federica Brignone. È stato “il giorno incredibile” della rinascita della campionessa americana ed è stata la gara che conferma ancora una volta la grande preparazione della squadra azzurra, pronta a dominare ancora anche con Marta Bassino, la più piccola di casa Italia che spiazza la concorrenza con la sua sciata leggera, essenziale e allo stesso tempo vincente. Petra Vlhová è partita con cinque podi in sei gare, Sofia Goggia dopo aver “assaggiato” la condizione in gigante è pronta per le sue gare di Val d’Isère e per lanciare un segnale in vista dell’appuntamento iridato di casa.
Il circuito maschile ha riabbracciato Dominik Paris, ritornato subito competitivo dopo l’infortunio dello scorso anno e già focalizzato sulle grandi classiche di fine dicembre e di gennaio che ha già domato e che lo proietteranno dritto all’obiettivo di stagione: il Mondiale di Cortina 2021. Se nelle donne le grandi favorite sono le stesse della passata stagione, al maschile sono arrivati alla ribalta giovanissimi atleti. Su tutti il “millenial” Lucas Braathen, così come il ventitreenne Marco Odermatt che ha mostrato di poter lottare per la classifica generale al pari di Alexis Pinturault e Henrik Kristoffersen e di avere la stoffa per vincere una medaglia ai Mondiali di Cortina. Lo svizzero conosce già molto bene il podio iridato: nelle rassegne Juniores ha vinto cinque ori, quattro consecutivi a Davos, nel 2018, all’ultimo anno di categoria.
Quanto finora visto in Coppa del Mondo lascia intendere che i Campionati Mondiali di Cortina saranno scoppiettanti e ricchi di sorprese, con tanti protagonisti che proveranno a contendersi una medaglia e il solito outsider dei grandi eventi pronto ad approfittarne. I numeri dicono che nelle prime sei gare maschili non c’è ancora stato lo stesso vincitore.
Cinquanta giorni ai Mondiali, cinquanta giorni a un evento unico ed emozionante che Fondazione Cortina 2021 aspetta e prepara da tempo. Le piste sono pronte, la neve è arrivata e il semaforo verde della Fis è stato acceso nel corso della “Final Inspection” del 1° dicembre: all’inizio dello spettacolo manca poco più di un mese e mezzo.