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Frase esatta:
Una rinomata località turistica con gli impianti di risalita chiusi d’inverno è incompatibile con la celebrazione - verbo volutamente solenne - dei tanto attesi Campionato del Mondo di sci 2021. Meglio dire il contrario; i Mondiali di sci non possono celebrarsi in un paese segregato allo sport in cui è vietato praticarlo.
Nessuna Regina, neppure Cortina, potrebbe accettare un’incoronazione anziché al castello, in uno studio televisivo: proprio come i Mondiali 2021, di certo destinati allo schermo, senza pubblico ed eventi collaterali.
E così, in luogo dell’acquisto dei biglietti per assistere alle gare, è più ragionevole recarsi dal negoziante di fiducia e comperare un bel televisore di ultima generazione.
Se manca la cornice, l’ambiente che senso e che vantaggi può portare, anche in futuri termini di promozione turistica ed altro, un evento promosso in termini surreali: ora come ora si nega l’evidenza solo perché costretti dal fine di onorare l’impegno, ma l’evento, di certo, può dirsi tramontato ancora prima di iniziare.
Anzi, l’immagine di Cortina ne uscirebbe sminuita offrendo il destro per enfatizzare tutti gli aspetti negativi del periodo, ricordando una Valle gravemente colpita dal Covid, disabitata di turisti ed amareggiata. Come organizzare una festa - le gare appunto – mentre si celebra il rosario.
Concludendo, si abbia il coraggio di chiudere la partita e rinviare la kermesse al dicembre 2021: altro non ha senso fare.
Sarcasticamente: anche l’Anas - per ovvie ragioni - è con Noi. Per la Piscina il rinvio sarebbe a data da destinarsi.
Il Presidente per la Salvezza dei Mondiali di Sci Cortina 2021
Justo un Goto