Nel corso del mese si sono susseguite 5 fasi di instabilità, intervallate da 4 periodi di tempo bello, stabile e con temperature superiori alla norma. Tale alternanza, fra fasi di caldo e repentini afflussi di aria fresca ed instabile, hanno provocato numerosi fenomeni temporaleschi di forte intensità.
Le temperature medie mensili sono risultate da 0.5°C a 1°C più alte del normale, con una breve onda di calore fra il 31 luglio ed il 1° agosto e poi con altre 3 fasi di caldo in corrispondenza dei citati periodi di tempo soleggiato e stabile. Gli episodi di instabilità hanno riportato sempre i valori termici su valori normali o leggermente inferiori alle medie. Lo zero termico è variato fra un minimo di 3080 m il giorno 31 ed un massimo di 4820 m il giorno 22. Finora il 2020 si è rivelato nel capoluogo 0.7°C più caldo del normale, con un’anomalia stabile ormai da tre mesi.
Complessivamente l’estate di quest’anno si è dimostrata piuttosto piovosa ed instabile, ma non sono mancate fasi di tempo bello, con caldo, a tratti accentuato.
Le precipitazioni totali mensili sono state eccezionalmente abbondanti, in genere da 2 a 3 volte i valori medi pluriennali. Quasi ovunque si sono superati i 300 mm come totale mensile, localmente anche i 400 mm (Passo Falzarego 414 mm) o addirittura i 500 mm (Col Indes 504 mm). Quasi metà della pioggia totale mensile è caduta a fine mese, nei giorni 29 e 30, per un intenso episodio di maltempo. Si è trattato in assoluto del mese di agosto più piovoso da quando si effettuano misurazioni ufficiali in provincia. Per Belluno (totale mensile 395 mm), di cui si dispone di una serie storica di oltre 140 anni, l’agosto finora più piovoso era quello del 1963 (305 mm). Fa eccezione solo Santo Stefano di Cadore, dove quest’anno sono caduti “solo” 235 mm, superati nettamente dall’agosto 2014 (360 mm), mese in cui si verificò l’eccezionale rovescio temporalesco del giorno 9. La frequenza delle precipitazioni è risultata ovunque molto più alta del consueto, con 16-19 giorni piovosi, a seconda delle zone, contro una media di 10-13. Considerando solo i giorni piovosi, si trova un riscontro nel non lontano agosto 2006, altro mese estivo avversato da una forte instabilità. Il bilancio pluviometrico da inizio anno non mostra più alcun deficit (accumulato fra gennaio e maggio) ed ora in alcune zone si notano anche degli esuberi significativi, come ad Auronzo (+43%) e ad Arabba (+36%).
Eventi o fenomeni particolari da ricordare di questo mese:
• Giorno 1: temperature massime molto alte, con punte di 36.2°C a Feltre, 33.0°C ad Agordo, 32.9°C a Caprile, 30.3°C a Falcade, 29.8°C a Cortina, 27.1°C ad Arabba e 22.9°C a Passo Falzarego. In serata, complice il caldo, scoppiano temporali localmente violenti, soprattutto nell’alto Agordino (a Malga Ciapela cadono 33 mm di pioggia in mezz’ora), dove si riscontrano diffusi dissesti idrogeologici, con concomitanti danni da raffiche di vento nel Feltrino.
• Giorno 3: poco dopo la mezzanotte si verificano diffusi e intensi rovesci temporaleschi, che causano nuovi dissesti nelle zone del Passo Fedaia e del Passo Pordoi.
• Giorno 4: giornata molto fresca, con temperature che non superano gli 8.0°C sul Faloria, 12.4°C a Gares e 16.5°C a Lamon. • Giorno 10: in serata nuovi, forti rovesci temporaleschi sulle Dolomiti, con dissesti a Passo Giau e Passo Valparola
• Giorno 11: verso sera un violento temporale provoca a Belluno e dintorni allagamenti e locali dissesti. La stazione meteo dell’aeroporto misura 51 mm in un’ora, di cui 32.6 mm in soli 15 minuti, ed una raffica di vento di 102 km/h.
• Giorno 14: un violentissimo e duraturo rovescio temporalesco investe la zona di Tambre e Spert nel primo pomeriggio, con 78 mm misurati in un’ora dalla stazione di Col Indes, dei quali ben 63 mm in mezz’ora e 35 mm in 15 minuti
• Giorno 22: verso sera un sistema temporalesco proveniente dal Trentino e dall’Alto Adige provoca fenomeni localmente forti, con una raffica di 78 km/h a Perarolo. Ad Acquabona una colata detritica invade la strada SS51 e violente raffiche di vento causano notevoli danni ai tetti di numerosi edifici a Venas.
• Giorno 24: un intenso e persistente rovescio temporalesco a sud di Fiames e alle pendici del Pomagagnon, provoca allagamenti e locali dissesti nelle zone nord di Cortina.
• Giorni 29 e 30: nel tardo pomeriggio del 29 un intenso fronte temporalesco investe le Prealpi e parte delle Dolomiti, con forti rovesci, disastrose grandinate e violente raffiche di vento. A Valpore (Monte Grappa) cadono 19 mm di pioggia in soli 5 minuti, in Cansiglio e a Col Indes 35 mm in 15 minuti e a Col Indes 54 mm in mezz’ora. In alcune zone della Valbelluna, soprattutto sulla destra Piave fra Santa Giustina e Belluno, cadono chicchi di grandine con diametro di 5-6 cm, con danni ingenti alle colture e alle auto. Le raffiche di vento raggiungono i 122 km/h sula Marmolada, 90 km/h sul Monte Cesen e 77 km/h a Belluno, con locali danni in Valbelluna, specie a Ponte nelle Alpi. Le ulteriori, copiose piogge del giorno 30 portano il totale in due giorni a 153 mm a Forno di Zoldo, 151 mm a Torch di Pieve d’Alpago, 150 mm a Gares, 143 mmm ad Agordo, 141 mm a Passo Valles e 140 mm a Pescul. Diffusi sono i dissesti e gli allagamenti, con numerose interruzioni di strade, sia sulle Prealpi che sulle Dolomiti.
In tutto si sono avuti 10 giorni soleggiati, 18 variabili o instabili e 3 giorni di prevalente maltempo.
A.R.P.A.V. – Dipartimento Regionale per la
Sicurezza del Territorio – Servizio Centro Servizi Idrogeologici