A fronte delle puntuali richieste degli uffici tecnici della Regione Veneto e della Provincia di Belluno preposti alle valutazioni ambientali, il Commissario per i Mondiali 2021, proponente del nuovo impianto di risalita Son dei Prade- Bai De Dones, ha risposto in modo incompleto e comunque tale da non soddisfare le prescrizioni impartite.
Eppure si tratta di prescrizioni che impongono il rispetto di normative comunitarie fondamentali che se non osservate aprono la strada a ricorsi in sede europea e conseguentemente a pessime figure del nostro Paese, oltre che a sanzioni economiche.
La provincia di Belluno con la sua determina n. 896/2020 è stata molto chiara e ha riaffermato da una lato la fragilità dell'ambiente in cui si va a operare e dall'altro la necessità di indagini ben più accurate di quelle finora proposte. In particolare si è soffermata sulle problematiche delle torbiere e delle zone umide di Pocol, del Lago di Bai de Dones e delle aree circostanti, chiedendo approfondimenti sulla circolazione idrica sotterranea e sul sistema di alimentazione delle sorgenti, in quanto è tutto il versante a soffrire di problematiche di carattere idrogeologico. Il rischio è grosso e può comportare l'alterazione di ambienti umidi protetti di grande valenza.
Insomma: si sta camminando con gli scarponi chiodati sopra un quadro di Van Gogh!
Quello che sta accadendo mostra la superficialità e la sicumera dei proponenti il progetto, sicuri che in ogni caso, dato che i Mondiali di Sci si DEVONO fare, anche tutti i progetti connessi, per quanto devastanti, si DEVONO fare.
A fronte di questa situazione, confidiamo che gli organismi preposti si mantengano saldi e rigorosi nello svolgimento delle loro funzioni a difesa dell'ambiente.
Le Associazioni:
WWF Terre del Piave Belluno-Treviso
Italia Nostra sez. di Belluno
Mountain Wilderness Italia
Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”
Gruppo Promotore Parco del Cadore
Comitato Peraltrestrade Dolomiti