L’Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929 condotta da Alberto Aliverti affiancato da Stefano Valente ha aperto la competizione, seguita dagli altri equipaggi di top drivers, accolti non solo dall’entusiasmo degli appassionati, ma anche da una giornata piovosa che metterà ancor più alla prova gli equipaggi in gara contro i cronometri dell’official timekeeper Allemano per portare a casa il tempo più regolare. L’entusiasmo mostrato dagli astanti, nonché la gioia dei partecipanti di poter rimettere in moto le vetture dopo un prolungato stop obbligato in una competizione di tale rilevanza internazionale, ripaga a pieno gli sforzi compiuti in questi mesi da AC Belluno, ACI Sport e ACI Storico. Fondamentale anche il supporto dei comuni di Belluno e Cortina e della Provincia di Belluno, patroni dell’evento, dei partner ufficiali, ACI Global Servizi e Sara Assicurazioni, degli sponsor UBI Banca, OMR Automotive, Tiemme, Camozzi e Rangers, e dei fornitori di acqua e vino, Acqua Fiuggi e Cantine Santa Margherita.
Gli equipaggi sono diretti alla volta di Belluno, poi la sosta a Pedavena per rifocillarsi, prima di intraprendere il percorso di rientro per fare ingresso a Cortina e sfilare nuovamente lungo Corso Italia alle 18, concludendo così questa prima tappa nel bellunese.
Grande attenzione per la Fiat 508C del 1939 di Giovanni Moceri e Valeria Dicembre, in difesa del titolo nel Campionato Grandi Eventi ACI Sport, già vincitori della scorsa edizione della Coppa d’Oro delle Dolomiti. Insidiati quest’anno da numerosi contendenti, tra questi la Fiat Balilla Coppa d’Oro del 1934 di Osvaldo e Andrea Peli, le Lancia Aprilia del 1937 e 1939, rispettivamente di Sergio Sisti navigato da Anna Gualandi e Gianmario Fontanella affiancato da Annamaria Covelli.
Occhi puntati anche sulla Mini Cooper Innocenti del 1969 condotta da Michele Lafortezza e Ilaria Carturan, la Volvo PV444 del 1947 di Antonino Margiotta e Vincenzo Bertieri e le Porsche 356B del 1960, di Giuseppe Nobis e Paola Mambrina, e 311 del 1966, condotta dall’unica donna tra i top drivers, Himara Bottini, navigata da Carlo Di Giusto per l’equipaggio di casa Ruote Classiche.
Indomite sotto la pioggia anche le decapottabili, come la Lancia Aurelia B24S del 1957 condotta dal Presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani accompagnato da Paola Valmassoi, anche quest’anno presente sui tracciati dolomitici.
Parte ufficialmente anche l’avventura nel mondo della regolarità storica competitiva per la Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica, con l’Aston Martin DB5 del 1963, targata 007 in omaggio all’agente segreto che proprio questo modello guidava sul grande schermo. Non James Bond al volante questa volta, ma un equipaggio femminile, composto dalla Presidente della Fondazione Monica Mailander Macaluso e dalla giornalista RAI Maria Leitner, che ha scelto la Coppa d’Oro delle Dolomiti 2020 per questo importante esordio competitivo.
I partecipanti continuano a procedere lungo il percorso della prima tappa, la pioggia ancora incessante seppur non torrenziale aggiunge difficoltà, ma la sicurezza rimane garantita dalla provvidenziale presenza dei mezzi ACI Global Servizi.
(Comunicato stampa Coppa d'Oro delle Dolomiti)