Quando si pensa ad una riqualificazione dell’area dell'ex stazione ferroviaria, immaginiamo un parcheggio multipiano per lasciare la macchina e recarsi al posto di lavoro, oppure per il turista che si reca in centro, o a sciare, o a fare shopping, senza dover girare chissà quanto lungo la circonvallazione intasando la viabilità.
Il progetto di riqualificazione presentato dalla Pool Engeenering Srl che il Comune di Cortina sta portando avanti per sistemare l’area prevede nuovi parcheggi. Peccato che parecchi servano per gli standard urbanistici delle nuove costruzione necessarie a pagare gli stessi parcheggi.
Insomma, un bel cane che si morde la coda.
I numeri dicono che ad oggi vi sono in zona 257 posti auto scoperti a pagamento. Con l’operazione, il privato si impegna a costruire un parcheggio interrato a due piani per un totale di 615 posti auto e di 16 posti moto, dei quali:
- 129 posti auto saranno venduti dal privato
- 100 posti auto saranno posti auto a standard per la costruzione dei nuovi edifici (93 per il commerciale)
- 277 posti auto pubblici (di cui 83 riservati però agli abbonati)
- 109 posti auto sub concessi dal Comune al privato per 30 anni.
A parcheggio libero contiamo, dunque, 303 posti (277-83+109), vale a dire 46 posti aggiuntivi rispetto agli attuali.
Alla realizzazione, il Comune concederà in gestione per 30 anni 377 posti (277 pubblici e 100 per gli standard urbanistici), oltre a 109 posti auto in sub concessione. In pratica, tutti i parcheggi saranno a gestione totalmente privata per 30 anni.
Il Comune, oltre a cedere diritti edificatori sull’intera superficie, rinuncia così ad un introito derivante dalla gestione dei parcheggi per 30 anni stimato in 19.000.000 euro.
Oltre a questo, il Comune perde anche l’incasso degli attuali 257 posti auto, i quali hanno un valore complessivo di circa 12.600.000 euro (secondo i conteggi riportati nei documenti).
Di questi mancati ricavi non si fa menzione nei conteggi della convenienza economica dell’operazione e non vengano considerati nel “prezzo” necessario al calcolo del famoso rapporto prezzo/investimento che, ai sensi del d.lgs 50/2016, art. 180 comma 6 “non può essere superiore al 49% del costo dell’investimento complessivo” per la parte privata, mentre il vantaggio pubblico deve essere almeno del 51%.
Ma su questo torneremo in una prossima puntata.