La proposta privata di ristrutturare gli edifici e le aree esterne pubbliche della zona della ex Stazione di Cortina d’Ampezzo è un ottimo affare per il privato che realizzerà l’opera, mentre non lo è per il Comune e di riflesso per tutti i cittadini. A conti fatti, si privatizza un’area centrale e strategica del paese.
Ricordiamo che l’iniziativa parte da una ditta privata (Pool Engineering srl). Una prima proposta del 2015 era stata bocciata perché sovradimensionata; quella del 2018 ha invece trovato il favore della nostra Amministrazione comunale. Essendo una iniziativa privata, sono stati secretati i dettagli di approfondimento.
L’operazione è molto complicata e nel seguito cerchiamo di andare al sodo delle questioni per dare una prima visione d’insieme. Nelle prossime settimane seguiranno gli approfondimenti di quanto riportato in maniera molto sintetica in questa sede.
Il principale documento di riferimento è la relazione della dottoressa Faggiani per conto del Comune del 3 agosto 2018, scaricabile dal sito del Comune.
Nell’area della stazione vi sono al momento 7 edifici; partendo da nord sono:
• la Stazione
• i bagni pubblici
• la sede Skipass
• un magazzino
• un magazzino (ex edificio curling)
• un magazzino (bocciodromo di fronte alla partenza funivia Faloria)
• un magazzino (di fronte alla partenza funivia Faloria)
Il bocciodromo e il magazzino di fronte alla funivia restano fuori dalla ristrutturazione, in quanto sono in ambito privato.
La finalità del Comune di Cortina d’Ampezzo è di ristrutturare i suoi edifici (3.542 metri quadrati), di sistemare l’area scoperta e di costruire un nuovo Auditorium di 450 metri quadrati senza spese a suo carico. Nonostante un avanzo di bilancio di 13 milioni di euro nel 2019, pare infatti non ci siano le risorse necessarie.
Per fare questo, il Comune vende al privato una parte dei terreni della zona e dà il permesso di costruire 2.853 mq. di attività commerciali e 3.279 mq. di residenziale (22 appartamenti); oltre a questo, al privato verrebbero dati ulteriori 327 metri quadrati di commerciale (degli edifici pubblici) e 226 metri quadrati di residenziale.
In sostanza, in “stazione” si passerebbe da un costruito di 4.095 metri quadrati, a 10.676 metri quadrati (+6.581 metri quadrati, +161%). Di questi metri quadrati, il 63% sarà di proprietà privata e il 37% di proprietà pubblica.
C’è però un ulteriore peso a carico del Comune. Siccome la zona è vincolata da un contratto con il Demanio, pur di andare avanti senza problemi legali, il Comune si è impegnato a cedere la sede dello Skipass al Demanio. Si tratta di ulteriori 878 metri quadrati che usciranno dalla proprietà comunale.
Tolti anche 878 metri quadrati, al Comune di Cortina d’Ampezzo restano 3.114 metri quadrati, il 29% di tutto il costruito (cioè meno di 1/3 degli edifici).
È talmente evidente la sproporzione che i tecnici scrivono che “per valutare correttamente l’interesse pubblico presente nella proposta è necessario analizzare, congiuntamente ai fabbricati fuori terra, la piastra interrata che ha un ruolo centrale nel progetto”.
I PARCHEGGI
Vediamo dunque in sintesi la questione parcheggi.
Ricordiamo che oggi vi sono in zona 257 posti auto scoperti a pagamento. Con l’operazione, il privato si impegna a costruire un parcheggio interrato a due piani per un totale di 615 posti auto e di 16 posti moto.
Il totale dei posti auto non sono però tutti pubblici:
• 129 posti auto saranno venduti dal soggetto privato
• 100 posti auto saranno posti auto a standard, necessari alla costruzione dei nuovi edifici (93 per il commerciale e 7 per il residenziale)
Restano:
• 277 posti auto pubblici (di cui 83 riservati però agli abbonati)
• 109 posti auto sub concessi dal Comune al soggetto privato per 30 anni
I parcheggi saranno dunque a gestione totalmente privata. Per il parcheggio libero a rotazione contiamo 303 posti (277-83+109), cioè 46 posti aggiuntivi rispetto agli attuali.
Resta inteso che possono valere anche altre metodologie di calcolo; nei conteggi della Relazione comunale si spiega che: “L’offerta di posti auto a seguito dell’attuazione del progetto prevederebbe un aumento del 47% dei posti auto a disposizione della città” (dal 257 a 377, + 120 posti).
Per il cittadino aumenteranno le tariffe: il ticket orario passa da 0,68 euro/ora a 1,58 euro/ora; l’abbonamento annuale diurno residenti costerà 500 euro (+iva), contro i 292 euro attuali.
Il Comune di Cortina d’Ampezzo giustifica l’operazione affermando che non vi sono risorse per avviare la sistemazione dell’area della ex Stazione, quando si è appena chiuso il consuntivo 2019 con un avanzo di 13 milioni di euro e 11 milioni di fondi a disposizione (consiglio comunale del 25 giugno 2020).
Vediamo di che cifre stiamo parlando eventualmente a carico del Comune di Cortina d’Ampezzo:
• costo di costruzione Auditorium = 1.859.000 euro
• costo di ristrutturazione edifici pubblici = 7.360.000 euro
• costo di sistemazione aree esterne = 4.122.000 euro
• costo di costruzione parcheggi interrati pubblici = 22.557.000 euro
a) per sistemare gli edifici e il decoro complessivo servono (compresi costi accessori e gli oneri tecnici) 13.341.000 euro;
b) per i parcheggi interrati pubblici vengono stimati 22.557.000 euro per 386 posti auto (58.000 euro l’uno!).
Se proprio è necessario l’intervento, pensiamo non sia il caso di vendere la proprietà pubblica ai privati ma si possa fare ricorso ad altri modelli di finanziamento.
Ad esempio per la seggiovia in costruzione sono arrivati 15 milioni di euro dai Fondi per i Comuni di confine o con i grandi eventi sono state finanziate opere milionarie. E’ ipotizzabile che se per le Olimpiadi 2026 si vogliano mettere a disposizione dell’evento gli spazi degli edifici pubblici da ristrutturare, non sia impossibile ipotizzare un investimento dell’organizzazione sul comparto.