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Mondiali e Olimpiadi: il CAI di Cortina si schiera per la tutela dell'ambiente

Redazione

02/07/2020

La difesa dell'ambiente naturale in montagna è uno degli scopi scritti nell'art 1 dello Statuto del CAI -Club Alpino Italiano, e la sezione di Cortina ha deciso di intervenire a riguardo dei cantieri dei Mondiali, oggi sulle cronache dei giornali grazie all'intervento di vari comitati e associazioni ambientaliste che hanno recentemente fatto i sopralluoghi.

«Basta fare un giro sui luoghi dei cantieri, tra Gilardon, Col Fiere, Rumerlo e Cinque Torri, per realizzare amaramente come l’aspetto ambientale sia lasciato in secondo piano. Ciò nonostante le promesse fin dall’inizio di un Mondiale all’insegna della sostenibilità, sempre ampiamente rimarcate sulla stampa, tanto da portare gli enti coinvolti a firmare la  Carta di Cortina, che dovrebbe servire come esempio per l’organizzazione dei grandi eventi anche per le altre località turistiche» scrive la presidente Paola Valle in una nota.

«Ora che la neve non c’è più sui luoghi dei cantieri per i Mondiali – un esempio su tutti la zona di Col Fiere -  sono emersi in tutta la loro evidenza gli impatti dei lavori che la neve copriva fino a qualche mese fa: un paesaggio che non può lasciare indifferenti coloro che amano la montagna, in estate come in inverno».

A preoccupare Valle è anche «il ventilato carosello di collegamento tra Fodom e zona di Falzarego/Cortina con impianti impattanti su terrrritori "sacri" (Col di Lana) e presiosi per l'unicità della flora (Passo Giau) a quanto si dice auspicati dall'Alto».

Leggi qui il comunicato integrale

(Nella foto: la zona di Colfiere)