Il Comune di Cortina ha chiuso l’esercizio al 31 dicembre 2019 con un avanzo pari a 13.357.918 euro. Una cifra molto alta, dovuta, come ha spiegato il sindaco, ad una serie di obblighi della Corte dei Conti e ad un minuzioso lavoro di ricognizione dei residui attivi.
«Vi è un grosso avanzo dovuto ai vincoli dati al Comune dalla Corte dei Conti per alcuni contenziosi in corso e per il parcheggio di Largo Poste» ha spiegato ieri Ghedina nel consiglio comunale che si è tenuto ancora una volta in video conferenza. «La situazione è cambiata rispetto a qualche anno fa. Abbiamo vinto due contenziosi molto importanti: uno con il campo da golf, e il secondo con Esperia per il crollo dell’hangar degli elicotteri a Fiames, per cui Esperia aveva chiesto 3 milioni di euro per responsabilità del crollo. Qualche giorno fa è stato chiuso un accordo tra il Comune ed Esperia. Al Comune va 1 milione di euro, che viene inserito all’interno delle variazioni di bilancio di previsione. Togliendo il fondo vincolato per la questione ancora aperta di Largo Poste, ci troviamo 11 milioni di disponibilità, che servirà a variare il bilancio di previsione 2020» ha aggiunto il sindaco.
L’Imu ha portato l’anno scorso nelle casse comunali 9.608.000 euro, la Tasi 1.824.000, la Tari 2.525.000, i permessi di costruire 1.401.000. Tra le spese, il sindaco ha riportato quelle per il personale pari a 2.609.000, diminuite rispetto allo scorso anno.
Per quanto riguarda il bilancio di previsione, la variazione più consistente è rappresentata dagli oltre 7 milioni di euro che il Comune ha inserito per il progetto del parcheggio Largo Poste, che passerà da SeAm direttamente in capo al Comune. Sempre grazie all’avanzo, nel programma delle Opere Pubbliche 2020-22 sono stati implementati gli interventi per i marciapiedi e asfalto per le strade per 700mila euro in più, 400.000 per la strada che porta alla Piscina, 800.000 euro per il ponte Crignes, 400 mila euro per lavori di restauro al cimitero.
Per il capogruppo di minoranza Da Rin «l’avanzo non è un vanto: è un mezzo insulto con l’alta pressione fiscale sui cittadini, perché i soldi incassati rimangono nelle casse del Comune, mentre il Comune dovrebbe dare servizi e garantire il pareggio di bilancio. Se il paese fosse presentabile ancora ci starebbe, ma non è così. Le strade e i marciapiedi sono in una situazione disastrosa, e nel piano opere pubbliche vediamo che gli interventi non vanno di pari passo. Per quanto riguarda l’incasso dell’Imu, la quarantena ha fatto emergere la situazione dei falsi residenti, con una perdita di qualche milione di euro. Vogliamo fare qualcosa? Il rilascio dei permessi di costruzione è positivo, ma è allarmante che ci sia poco personale a disposizione nell’ufficio edilizia, dove non riusciamo a dare le risposte e a rispettare tempistiche».
Il sindaco si è invece detto positivo, «perché, oltre ai vincoli obbligatori che hanno creato parte dell’avanzo, c’è stata un’attività molto approfondita sui residui attivi degli anni precedenti dove è emersa una serie di partite e maggiori entrate. Quando la situazione si normalizzerà convengo con Lei che poi le risorse vengano spese».