QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO DELLA TANGENZIALE
    

Ricerca avanzata

Tutte queste parole:
Frase esatta:
    
logo

Ricerca sul sito

Ricerca normale (una di queste parole):
Tutte queste parole:
Frase esatta:

QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO DELLA TANGENZIALE

Dino Fava

01/06/2009

Il sondaggio così è stato sintetizzato dal Tg3 Regione: «La vittoria dei SI'.» Una più attenta lettura dei dati rivela che il 70% degli aventi diritto sono andati al mare. Apatia, rassegnazione, delusione, senso di impotenza? Quale che sia il motivo, è un fatto inatteso e sorprendente, malgrado gli appelli a non disertare le urne.

Un primo punto. E' diffusa l'opinione che sarebbe stato meglio organizzare un vero e proprio Referendum sull'esempio di quello dell'Ulda. La Giunta comunale avrebbe avuto tutto il tempo. Una consultazione con il limite del 50 +1 per essere valida.

Un secondo punto. Un esperto che definisce il progetto Anas «un disegno» osserva che i tecnici dell'Anas hanno lavorato su carte e informazioni vecchie che non rilevano l'evoluzione geomorfologica dell'area interessata.

Un terzo punto. Tra i progetti indicati sul foglio del Comitato Civico non ho letto il piano sulla mobilità inserito nel Prg del 2003 formulato dall'ingegner Piserchio. Prevedeva tra l'altro uno scambio tra l'ampliamento del Savoia e il diritto di transitare sui suoi terreni per fare il collegamento con la zona della Stazione.

Che fine ha fatto?

Quarto punto. L'inserimento nel Corridoio n. 5 fortemente voluto dalla Giunta Veneta con la coppia Galan-Chisso per avere accesso ai finanziamenti dello Stato previsti dalla Legge Obiettivo. Le opere in Val Boite avevano lo scopo di intercettare i flussi di traffico da e verso la A22 del Brennero, constatata l'insufficienza di quelli da e verso il tunnel della Mauria. Il probabile disimpegno del Friuli V.G. dalla ipotesi Mauria aumenta il ruolo del collegamento col Corridoio n.1 del Berlino-Palermo. In questo ambito il memorandum firmato dai Ministri di Italia, Austria e Germania per il finanziamento del tunnel di base del Brennero su rotaia da finire nel 2022, ha conseguenze rilevanti sui nostri paesi. Il traffico merci di lunga distanza passerà sui treni, ma quello di distanze minori continuerà a correre su autostrade e strade come la 51 di Alemagna. Secondo stime attendibili, non meno di un migliaio di Tir circoleranno per la Pusteria e la Val Boite. Un camion ogni minuto e mezzo dalle ore zero alle ore 24 di ogni giorno lavorativo. Questo appena due anni dopo la fine dei lavori per la Tangenziale.

Quinto punto. La sostituzione del «fagiolo» con la rotatoria ha molto migliorato l'impatto paesaggistico richiesto dalla Sovrintendenza. Rimane aperta la V.i.a. (Valutazione di Impatto Ambientale) che riguarda i gas di scarico dei camion ed auto che non spariscono nella galleria. Vi è poi l'impatto del rumore, le famigerate Pm10 e le conseguenze dello scavo su un'area franosa.

Conclusione. La partita si giocherà al Cipe di Roma, dove i Comuni non hanno voce in capitolo.

E' una partita cruciale per il futuro delle popolazioni coinvolte, Cortina in testa.

Un referendum ben preparato con l'illustrazione di tutti i progetti precedenti e l'individuazione di eventuali variabili al piano Anas è auspicabile. Magari con l'aiuto di esperti qualificati in grado di spiegare bene il quadro complessivo.

L'esito darebbe alla Giunta e al Consiglio comunale un'indicazione più attendibile. Se il voto rileverà una maggioranza ampia di una delle opinioni, il Consiglio potrà rappresentare interessi locali con un punto fermo.

Le opere interne dell'Anas dovranno essere riportate in campo a costo zero per i cittadini della Valle.