Il progetto di impianto idroelettrico sul torrente Boite presentato dalla Tofana S.r.l. sarà sviluppato su terreni privati, pubblici e regolieri, la gran parte soggetti ad esproprio.
Secondo i documenti, servono 9.473 metri quadrati, di cui solo il 10% (902 metri quadrati) è di proprietà del proponente che ha richiesto la concessione.
In merito ai terreni soggetti a possibile esproprio ed occupazione temporanea, nel file allegato (file lista espropri 366P04GEN011A) potete leggere l’elenco degli estremi catastali composto da prati, fiumi e aree boschive; è citata anche una particella edificabile. Sono inoltre presenti le visure dei proprietari; ai vari De Zanna, Michielli, Alberti, Giangiacomi, Zardini, Franceschi, Menardi, Ghedina (sì, c’è anche il Sindaco), Demenego, Colli, Maioni, Dipol, Costantini, Dandrea, …, troviamo le Regole, il Comune, la Parrocchia.
Vengono quantificati gli indennizzi distinguendo tra aree non edificabili e aree edificabili, per le quali citiamo testualmente: “esiste la possibilità che sia interessata all'esproprio un'area, seppur di piccolissima entità, si è incluso pertanto nel piano particellare una quantità indicativa minimale”. L’area edificabile è valorizzata al valore venale (di mercato) di 200€/mq.; per i terreni non edificabili, il valore venale è quantificato nell’ordine approssimativo di 2€/mq.
Il totale previsto dal progetto prevede dunque un esproprio per circa 10.000mq al valore di 85.000€. A questi si aggiungono altri 7.000€ per le occupazioni temporanee necessarie per la realizzazione del progetto, che ricordiamo essere stimata in 2 anni.
Ovviamente, investimento e ricavi sono esclusivi del proponente.