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Venduto l’hotel Ancora di Cortina al patron della Diesel Renzo Rosso

Marina Menardi

21/05/2020

L’hotel Ancora, storico albergo situato in pieno centro a Cortina d’Ampezzo, a due passi dal campanile, passa di proprietà: Flavia Cusinato lo ha venduto a Renzo Rosso, stilista e patron della Diesel. L’atto è già stato concluso e firmato dal notaio: il nuovo proprietario entrerà in possesso del bene tra una settimana, il tempo per la vulcanica albergatrice di Cortina, oggi settantottenne, di fare armi e bagagli e lasciare la struttura.

Signora Cusinato, come si sente adesso che ha venduto l’albergo, dopo cinquant’anni di attività?
«Oggi sono un po’ in crisi: lasciare il proprio figlio – perché per me l'hotel Ancora è come un figlio – è dura. Ma ho 78 anni, ho lavorato tanto, ora c’è il virus, voglio vivere».

Sono già un po’ di anni che si sussegue la voce che l’albergo era in vendita, addirittura che fosse già venduto. Ci sono state altre offerte?
«Moltissime, non si contano le offerte che ho ricevuto in questi anni. Dagli arabi, che ancora una decina di anni fa mi avevano proposto di acquistare l’hotel, quando andavo nei loro paesi a fare promozione, ad altri, a bizzeffe. Poi è arrivato Rosso, e sono contenta che sia lui a rilevare la proprietà, perché lui è potente, è in gamba, inoltre è un imprenditore veneto, e questo non è poco. Lui ha sette figli, quindi l’Ancora vivrà ancora.

Il Coronavirus ha dato un impulso alla vendita dell’hotel?
La questione del Coronavirus ha fatto emergere una situazione tragica. La stagione invernale è stata bruscamente interrotta su un finale che poteva portare ancora molto guadagno, e per l’estate non si sa. Alla mia età bisogna vivere».

Che fine faranno i cimeli che custodisce preziosamente in albergo?
«Ha detto bene: l’Ancora è un museo per certi versi. La collezione di pistole ho deciso di donarla al museo delle Regole di Cortina. Pensi che ho perfino una lettera dell’Imperatore d’Austria che ha alloggiato qui e ne elogia il soggiorno e la struttura: mi piacerebbe sapere quanti alberghi dell’Alto Adige possano vantare una cosa del genere».

È soddisfatta di questi anni da albergatrice?
Mi sono data sempre tanto da fare e ho lavorato con tanta passione in questi anni. Sono stata citata in un libro sul turismo Veneto come una delle cento donne più importanti. Mi sono tolta le mie soddisfazioni come imprenditrice nel settore alberghiero.

Cosa farà ora?
«Mi ritiro a Jesolo, dove ho una tenuta con parecchi ettari di terreno, dove tengo i miei animali che cura mio marito Renato Sartor: cavalli, la mia grande passione, cani, gatti, galline. Renato è lì che lavora come un matto per badare agli animali, mentre io sono qui che mando giù i soldi dell’Ancora per mantenere la tenuta. Ho anche una villa del Cinquecento ad Asolo con una produzione di Prosecco Docg: penso che venderò anche quella. La mia intenzione con il ricavato è di fare una fondazione per gli animali a Jesolo, che io amo tanto».

Tornerà a Cortina qualche volta?
«Certamente: non lascio Cortina. Mi tengo una casa fissa qui, così posso venire quando voglio: sono innamorata di Cortina e ho tutte le intenzioni di mantenere il legame con la cittadina e la gente del posto».