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Valanga sulla Tofana, giovane alpinista perde la vita

Marina Menardi

09/05/2020

Attorno alle 9.30 il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per una valanga staccatasi in Tofana, che aveva coinvolto uno scialpinista. Scendendo dalla Rozes assieme al fratello, un giovane scialpinista bellunese, anziché prendere il rientro classico dallo spallone, si era tenuto a destra dello Spigolo Zero e aveva preso un canale che porta dietro Punta Marietta.

A metà discesa si era però staccata una valanga che lo aveva trascinato per oltre 200 metri. Il fratello, rimasto più in alto, ha subito lanciato l'allarme e sul posto si è diretto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, dopo aver imbarcato personale del Soccorso alpino e della Guardia di finanza di Cortina.

Una volta individuato il corpo a circa 2.550 metri di quota, i soccorritori sono stati sbarcati con un verricello di 70 metri. La salma, ricomposta e imbarellata, è stata recuperata e trasportata a valle, per essere poi accompagnata nella cella mortuaria di Cortina. L'eliambulanza ha imbarcato anche il fratello del giovane, rimasto illeso.

Chi era in cima alla Tofana di Rozes al momento dello stacco del lastrone di neve poco sotto non si è accorto di niente, così come coloro che salivano dal versante della via normale, situato più a nord. Solamente l’arrivo dell’elicottero del Soccorso Alpino a fatto presagire a qualcosa di grave. Chi si trovava sotto, invece, per una gita o per un semplice pic-nic nei pressi del rifugio Dibona, ha potuto vedere in diretta la coltre di neve che cadeva da poco sotto la cima.

«La valanga era veramente grossa, scendeva tutta sulla destra rispetto al Pilastro della Rozes» spiega un escursionista del posto che stava facendo merenda sopra il rifugio Dibona dopo una camminata.  «La scarica è durata almeno cinque minuti, era una grossa nube bianca, che poi pian piano è calata. Sapendo dove salgono gli sci alpinisti e dove normalmente scendono, ancora più a destra, mai avrei pensato che qualcuno potesse essere rimasto sotto, e invece… In tutti questi anni a Cortina non avevo mai visto niente del genere in questa stagione».

L’escursionista si è ritrovato suo malgrado a tu per tu con il fratello della vittima, un ragazzo di 23 anni di Belluno, sulla piazzola di atterraggio dell’elicottero del Soccorso Alpino, prima che arrivassero i Carabinieri sul posto. «I due ragazzi, anziché prendere il rientro classico dallo spallone, erano scesi più a destra, sotto la croce di vetta, forse un po’ troppo sulla destra per colui che è rimasto sotto. Il fratello forse se l’è cavata perché era più spostato verso sinistra, chissà» spiega.