La Biblioteca di Cortina tra passato e futuro
    

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La Biblioteca di Cortina tra passato e futuro

Mauro Polato

04/05/2020

Spesso mi viene chiesto se la Biblioteca funzioni, se sia frequentata, se la gente legga ancora libri di carta. Potrei snocciolare una serie di numeri, di statistiche, a proposito del numero dei libri prestati, o delle persone che in un anno varcano la porta di vetro al primo piano del Comun vecio.

Quelli sarebbero dati oggettivi, certamente importanti, ma che renderebbero conto solo in parte dell'importanza e del ruolo di una istituzione culturale pubblica qual è una biblioteca civica.Basti pensare ad esempio che, dal punto di vista della collocazione territoriale, la Biblioteca di Cortina è rimasta l'unico presidio pubblico di tal genere in tutta la Valle del Boite, perché la biblioteca più vicina è quella di Calalzo di Cadore, che tuttavia ha una funzionalità molto limitata in termini di orari. Oltre a Calalzo, funziona la biblioteca di Auronzo, sebbene la collega che vi opera debba dividere la sua attività con la Biblioteca storica cadorina di Vigo di Cadore, importante istituzione che contiene la più importante collezione di documenti storici del Cadore.

Per tornare a Cortina, si può dire che anche la biblioteca risente del flusso stagionale delle presenze turistiche, con picchi di prestiti e di frequentazione nei mesi di luglio agosto e nei mesi invernali. Negli altri periodi dell'anno è frequentata prevalentemente da utenti locali, con gli studenti delle varie scuole che la usano per studiare.

È certo che il suo aspetto un po'  vintage, con i libri a vista sugli scaffali, la sua moquette verde, le sedie e i tavoli non modernissimi, la rendono molto affascinante agli occhi dei turisti, soprattutto quelli di città, ma è altrettanto certo che, in prospettiva futura, anche la biblioteca di Cortina dovrà assumere le caratteristiche di una moderna biblioteca. Per biblioteca moderna si intende un luogo del sapere nel quale è possibile consultare o prendere a prestito libri, ma che deve fungere anche da punto di aggregazione e di incontro per tutte le attività culturali del paese. Deve essere un luogo in cui le persone, a seconda delle fasce di età, possano incontrarsi avendo a disposizione spazi e orari che lo consentano, possano disporre di postazioni internet per lo studio e la ricerca, possano fare una pausa per chiacchierare o socializzare avendo a disposizione una zona caffè. Se poi, oltre a tutto ciò, tra gli spazi della biblioteca ci fosse anche una sala per conferenze e presentazioni di libri, il cerchio si chiuderebbe.

Tutte queste caratteristiche le abbiamo viste visitando alcune biblioteche che, ai nostri occhi, sono veramente fantastiche. Tra esse quelle di Brunico, di Caorle, le rinnovate biblioteche di Limana e di Ponte nelle Alpi, senza arrivare alla biblioteca di Pesaro o alla Salaborsa di Bologna, per fare solo due esempi, ognuna delle quali è anche un gioiello di architettura.

Mauro Polato. Bibliotecario

Nella foto: la sala principale della Biblioteca Civica di Cortina d’Ampezzo, presso il Comun Vecio (Municipio Vecchio). La Bilbioteca è apeta da lunedì a mercoledì dalle 14.30 alle 19.00, giovedì dalle 14.30 alle 18.30; venerdì dalle 9:30 alle 13.00.
È chiusa il sabato e i giorni festivi.