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In ricordo di Paolo Caldara

Marina Menardi

24/03/2020

Se n’è andato nel primo giorno di primavera di un anno a dir quanto anomalo, nel bel mezzo di un’epidemia di un virus sconosciuto che costringe tutti a stare in casa , senza la possibilità di un funerale per condividere il dolore con tutte le persone che lo hanno conosciuto. Paolo Caldara “Partel”  si è spento sabato 21 marzo alle ore 15.00, all’età di 82 anni (classe 1937). Era una persona molto conosciuta e stimata in paese, malato da tempo, e negli ultimi giorni le sue condizioni si erano aggravate.

Oltre cinquant’anni fa aveva aperto l’azienda Avicola Caldara con l’allevamento di galline ovaiole e la vendita della carne e delle uova. L’azienda è cresciuta nel tempo diventandoo un ingrosso alimentare con la vendita di carni e surgelati, cui si è aggiunto negli ultimi anni un piccolo negozio con anche la vendita al minuto.

Paolo Caldara aveva a cuore la sua comunità d’Ampezzo, e trovava sempre il  tempo e la voglia per dedicarsi agli altri; socievole e spiritoso, era un piacere incontrarlo nella sua passeggiata quotidiana nel centro cittadino mentre partecipava, con entusiasmo, a tutti gli eventi sociali del paese.

Cultore delle tradizioni e delle istituzioni locali, Paolo Caldara è conosciuto a Cortina soprattutto per aver dedicato 39 anni della sua vita alla Cooperativa di Cortina, prima come consigliere e poi come Presidente. Durante la sua presidenza, la Società, i cui soci sono prevalentemente ampezzani, è  cresciuta, diventando una delle attività di maggiore successo nella realtà commerciale del paese, pur mantenendo lo spirito cooperativo nel fornire servizi e prodotti che sarebbero oggi difficilmente reperibili. Durante la sua presidenza la Cooperativa ha acquisito la Società Morotto, l’Albergo Concordia e altri beni che sono così rimasti nella disponibilità della gente di Cortina.  Ha partecipato attivamente alla vita regoliera svolgendo con passione tutti i ruoli ai quali è stato chiamato.

Così lo ricordano con affetto, in questi giorni di triste dolore, i figli Emanuela, Aldo e Sabrina: «Paolo amava il suo lavoro ed aveva negli anni costruito una rete di ottime relazioni con tutti i suoi clienti che lo rispettavano e apprezzavano per l’onestà e la grande disponibilità  che ha sempre dimostrato. Di Paolo si ricordano gli aneddoti che raccontava quando con gli amici si incontrava nei locali del centro, di Paolo si ricorda la risata fragorosa, di Paolo si ricorda  la gioia di vivere godendo delle piccole cose della vita. Ci mancherà».