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GIOVANNI GRASSO, “IL CASO KAUFMANN” e MARIO CASELLA, “OLTRE DRACULA” vincono il PREMIO CORTINA D’AMPEZZO 2019

26/08/2019

È “Il caso Kaufmann”, il romanzo di Giovanni Grasso, pubblicato da Rizzoli, il vincitore della Nona Edizione del Premio Cortina d’Ampezzo. Mentre il Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo, anch’esso consegnato oggi nella grande celebrazione cortinese, va a “Oltre Dracula” di Mario Casella, pubblicato da Ediciclo.

Sono i due vincitori assoluti del riconoscimento letterario intitolato alla Regina delle Dolomiti. Gli ulteriori finalisti del Premio erano, nella sezione narrativa italiana, Luigi Nacci, autore di Trieste segreta (Laterza), e Ilaria Tuti, autrice di Fiori sopra l’inferno (Longanesi). Per il Premio della Montagna, Il vento non può essere catturato dagli uomini di Marco Berti (Priuli & Verlucca) e L’inferno sulla vetta di Paolo Mazzarello (Bompiani).

Ha vinto il Premio Cortina Giovanni Grasso con il romanzo “Il caso Kaufmann” (Rizzoli). “Una storia atroce ed esemplare nella sua semplicità. Un commerciante ebreo offre ospitalità, amicizia e aiuto nella sua città di Norimberga alla giovanissima ariana Irene Seidel. Viene falsamente accusato di avere rapporti sessuali con lei, un crimine, secondo le leggi di Norimberga, punito con la pena di morte per l’inquinatore giudeo del sangue germanico”, si legge nella motivazione. “La maestria di Grasso si esalta principalmente nella tessitura di due grandi chiaroscuri: il senso di crescente soffocamento provocato dall’accumularsi delle piccole cattiverie della piccola gente, delle meschinità che uccidono, ed il ricamo dei sentimenti tra i due protagonisti, un intreccio di illusioni reciproche che proprio per la sua delicatezza finirà per consegnarli al loro terribile destino”.

I Giurati del Premio della Montagna hanno premiato il libro di Mario Casella, “Oltre Dracula” (Ediciclo). “Un libro di straordinario interesse, dove l’esperienza del viandante rimanda di continuo al mito e alla grande storia, e dove il cammino diventa il percorso dell’autocoscienza europea di fronte alle tragedie del XX secolo e alle cicatrici inferte nel cuore d’Europa”.

Presidenti delle Giurie sono Gian Arturo Ferrari e Marina Valensise.

Due giurie di eccellenza hanno lavorato nella giornata di giovedì, presso il Faloria Mountain Spa Resort di Cortina, per consegnare il risultato. Responsabile del Premio è Francesco Chiamulera. Presidente onorario è Vera Slepoj. La prima a riunirsi è stata la giuria del Premio della Montagna, presieduta da Marina Valensise, insieme ad Angela Alberti, Marco Ghedina, Ennio Rossignoli, Roberto Santachiara, la Famiglia Sovilla, Clelia Tabacchi Sabella.

E’ seguita la riunione della Giuria del Premio Cortina, guidata da Gian Arturo Ferrari, con Walter Mariotti, Paolo Mieli, Gennaro Sangiuliano, Dino Tabacchi, Giuseppe Zaccaria.

Ai vincitori duemila Euro complessivi.

A condurre la serata culminante del Premio è stata la giornalista Lavinia Spingardi.
Dopo la cerimonia di proclamazione al Cinema Eden il premio si è spostato nella splendida cornice dell’Hotel de la Poste, nel cuore della Regina delle Dolomiti.


Nella foto: Giovanni Grasso (Foto Giacomo Pompanin)