Il mese più rappresentativo della primavera meteorologica quest’anno è stato avversato da frequenti condizioni di tempo instabile-perturbato, con un’unica fase di bel tempo fra il giorno 19 ed il giorno 22, ovvero a cavallo della Pasqua. Si segnalano tre episodi di marcato maltempo, uno fra il 3 ed il 4 e gli altri due nell’ultima decade del mese. Si sono avuti in tutto 6 giorni di tempo soleggiato (l’ultimo anno con sole così scarso in aprile fu il 2009), mentre sono state 8 le giornate con tempo brutto (andò peggio nel 1989).
Le temperature medie mensili sono risultate da 0.5°C a 1°C superiori alla norma. Nel corso del mese ci sono state numerose oscillazioni, generalmente non eclatanti, con la seconda metà un po’ più calda della prima. Da rimarcare solo il notevole calo termico del giorno 28 per l’arrivo da Nord-Ovest di una piccola e fredda depressione in quota, che ha riportato sulla provincia condizioni quasi invernali. Lo zero termico è variato fra un minimo di 1400 m del giorno 14 ed un massimo di 2580 m il 24.
Le precipitazioni totali mensili sono state molto abbondanti, con apporti da 2 a 4 volte superiori alle medie di questo mese. Le zone più piovose sono risultate il Feltrino, la sinistra Piave e l’Alpago, con totali mensili fra 400 e 600 mm. Altrove si sono avute precipitazioni totali fra 200 e 400 mm. Anche la frequenza delle precipitazioni è stata superiore alla norma, con 15-17 giorni piovosi/nevosi, contro i 10-12 normali. Gli unici paragoni possibili sono con il piovosissimo aprile 1989: in tre delle otto località campione considerate, cioè a Col Indes di Tambre, a Sant’Antonio Tortal e a Domegge, le piogge di questo aprile sono state ancora più abbondanti di quel mese di 30 anni fa. Per Belluno, di cui si dispone una serie storica di 140 anni, emergono considerazioni ancora più significative: finora gli unici mesi di aprile con pioggia totale superiore a 300 mm sono stati quelli del citato 1989 (307 mm) e del lontanissimo 1876 (305 mm); ebbene, quest’anno la pioggia complessiva è ammontata a ben 323 mm, che fa dell’aprile 2019 il più piovoso in assoluto nel capoluogo. Il bilancio pluviometrico da inizio anno mostra, con queste ultime copiose precipitazioni, esuberi significativi, compresi in media fra il 30 e l’80%, ma con punte superiori al 100% sulle Prealpi, come a Sant’Antonio Tortal e a Col Indes (caduti in questo primo quadrimestre 810-840 mm contro una media di circa 400 mm).
La neve in quota è caduta frequentemente e talora anche abbondante, come ad inizio e fine mese, mentre a quote medio-basse si è fatta rivedere in alcune località in maniera sorprendente, per la sua copiosità, il giorno 28. A 1500-2000 m il cumulo di neve fresca caduta in questo mese è stato superiore a quello dei singoli mesi invernali.
Eventi o fenomeni particolari da ricordare di questo mese:
• L’episodio di forte maltempo fra la sera del 3 e la mattinata del 5, quando cadono in circa 60 ore 333 mm di pioggia in Cansiglio, 293 a Col Indes di Tambre, 251 a Valpore (alta Valle di Seren) e 208 mm a Sant’Antonio Tortal. A 2000 m cadono in tutto 60-100 cm di neve fresca. Si verificano locali dissesti idrogeologici, blackout di alcune ore in certe zone e problemi alla viabilità per la neve e per schianti di alberi (i passi dolomitici erano stati comunque chiusi preventivamente)
• La pioggia nuovamente abbondante fra il 23 ed il 24, quando cadono in circa 32 ore 211 mm di pioggia a Valpore e 137 mm in Cansiglio
• L’episodio di forte maltempo, di stampo quasi invernale, di domenica 28 e prime ore di lunedì 29, quando cadono in circa 30 ore 132 mm di pioggia a Sospirolo e 116 mm a Sant’Antonio Tortal. A 2000 m cadono da 45 a 95 cm di neve fresca (Casera Doana 93 cm) ma è in alcune valli dolomitiche e sulle Prealpi fra Alpago e Visentin che l’abbondanza della neve assume caratteri di eccezionalità, come i 70 cm di Sappada, i 65 cm di Falcade, i 40 cm a Frassenè Agordino, gli 80 cm a Casera Palantina e i 64 cm sul Monte Faveghera. In Cansiglio cadono 35 cm di neve, a Melere 17 cm e ad Arsiè di Feltre i prati si imbiancano, come da tanti anni non accadeva a fine aprile. Le precipitazioni sono accompagnate in alcune zone da vento forte (es. Quero e Ponte nelle Alpi).
Esattamente sette giorni dopo, domenica 5 maggio, un nuovo episodio di maltempo, del tutto simile a questo, colpirà la provincia, a suggellare una seconda metà della primavera 2019 avversata dal maltempo, con due notevoli recrudescenze di stampo invernale.
In tutto si sono avuti 6 giorni soleggiati, 16 variabili o nuvolosi e 8 giorni di maltempo.
A.R.P.A.V. – Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio –
Centro Servizi Idrogeologici