«Oggi siamo a scrivervi per portare l’attenzione Vostra e quella della Maggioranza sul tema della realizzazione della piscina comunale. Come immagino tutti voi sapiate, la realizzazione di tale progetto sta a capo del commissario Sant’Andrea. Forse però pochi sanno cosa questo implica. È vero che da una parte questo è un modo per accelerare l’iter, ma qual è il prezzo da pagare?
Il prezzo che paghiamo è che il progetto non sarà nemmeno visionato dal Consiglio Comunale, com’è tra l’altro già successo per il progetto di finanza per la realizzazione del nuovo impianto della Freccia nel Cielo.
Tale impianto è stato finanziato con soldi pubblici per un totale di 6 milioni e l’interesse pubblico è stato conclamato dal Commissario Sant’Andrea.
Sapete qual è il beneficio che arriverà al pubblico? Che ci restituiranno tra 40 anni un impianto ormai vecchio. Nessuno mette in dubbio il fatto che sia necessario riqualificare gli impianti di risalita, ma o vengono garantite le stesse opportunità a tutte le società, oppure il Comune compromette di fatto la regolare concorrenza tra le varie società di impianti a fune. La domanda sorge dunque spontanea: quando scadranno le altre concessioni, anche le altre società avranno questo tipo di benefici?
Torniamo ora alla piscina. Tutti noi vogliamo una piscina degna del nome di Cortina, ma visto che le risorse che vengono utilizzate per la realizzazione di tale progetto non derivano dai fondi per i Mondiali 2021, bensì dai Fondi di Confine che sono riusciti ad intercettare durante la giunta Franceschi, ci domandiamo se non dovrebbe essereil Consiglio Comunale a fare le valutazioni del caso, dal momento che sicuramente è maggiormente consapevole di quello che la popolazione preferisce poiché ne è un’emanazione. Questo invece di dover accettare un progetto di una persona, sicuramente di grande capacità, facente parte della macchina burocratica ma forse troppo distante dai bisogni di Cortina.
E non è strano che non ci sia una presentazione pubblica di quello che verrà realizzato dal momento che si tratta di un progetto aspettato a lungo da tutta la comunità?
Abbiamo visionato una parte di questo progetto, e vi anticipo che verrà fatto in due stralci.
Purtroppo questo vuol dire che uno stralcio forse si farà, il secondo mai!
Inoltre non è un progetto che prevede la realizzazione di una struttura degna di Cortina, ma un intervento di restauro e leggera modifica dell’esistente, il cui secondo stralcio include tutta la parte wellness; per chiarirci quella che non si farà!
Dal momento che sono stati stanziati 10 milioni di euro, crediamo che si possa fare molto di più e che se ci fosse un dialogo costruttivo e questa partita tornasse in seno al comune sarebbe meglio. Crediamo che i nostri concittadini preferiscano attendere un po’ più a lungo, considerato il calvario già subito per questa piscina, ma essere sicuri poi di avere una struttura efficiente, funzionale e all’avanguardia».
Giorgio Da Rin,
capogruppo Cortina Presente e Futuro