LO SPORT E I GIOVANI ATLETI DI CORTINA D'AMPEZZO
    

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LO SPORT E I GIOVANI ATLETI DI CORTINA D'AMPEZZO

Giacomo Giorgi

01/05/2010
Arriva la primavera a Cortina e per le Voci arriva il momento di intervistare Roberto Michielli, portiere diciannovenne della società Calcio Cortina, che ci racconta la sua storia: dal suo esordio fino all'infortunio della scorsa stagione, ecco la storia di Roberto Michielli.
Roberto, andando per ordine, potresti raccontarci come hai iniziato a giocare a calcio e perché hai scelto questo sport?
Mah, io non ho sempre e solo giocato a calcio. Fin da piccolo partecipavo alle attività proposte dal sestiere, d'inverno facevo sci di fondo mentre d'estate giocavo a calcio. Questa alternanza mi ha accompagnato fino agli otto anni quando, grazie a Romano De Col, a Cortina si è formata la squadra giovanile di calcio.
Dopo aver trascorso qualche anno a Cortina, all'età di undici anni, ho deciso, insieme a cinque compagni, di andare a giocare a Calalzo di Cadore.
Come hai vissuto l'esperienza a Calalzo?
L'esperienza a Calalzo è stata molto utile per la mia crescita sportiva. Ho giocato due anni nel Cadore facendo anche una stagione a livello regionale con la categoria Allievi. Successivamente per fare il salto di qualità che cercavo ho dovuto spostarmi a Ponte nelle Alpi, dove ho capito che cosa significhi davvero giocare a calcio: anche se non si tratta di una grande società, ho imparato davvero molto da quell'ambiente.
Immagino che andare fino a Ponte nelle Alpi per allenarsi non fosse proprio una passeggiata, ma raccontaci di più…
A Ponte l'ambiente era veramente straordinario: vedere tanti ragazzi giocare e amare questo sport, anche quando erano chiamati a fare grossi sacrifici, era una cosa che mi spronava a fare meglio giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento. Per questa fantastica esperienza sono molto grato ai miei genitori che mi hanno sempre sostenuto e soprattutto alla mia mamma che ogni lunedì mi accompagnava fino a Ponte per poter fare l'allenamento separato per i portieri, mentre il mercoledì e il giovedì dovevo prendere l'autobus per arrivare al campo.
Quindi, dopo quest'esperienza a Ponte nelle Alpi cosa hai fatto?
Dopo questa esperienza sono tornato a Cortina, dove ho iniziato a giocare con la seconda categoria. Quell'anno fu un inizio di stagione un po' traumatico per me: avevo solo sedici anni e mi ritrovavo in una squadra in cui il più giovane ne aveva almeno dieci di più di me. Meno male ho incontrato una persona come Ivano Martini che mi ha preso per mano, in modo figurato s'intende, e mi ha fatto affrontare la situazione con una maggiore tranquillità. Ivano è stata una figura di riferimento per me e un grande allenatore, vorrei ce ne fossero di più come lui…
Dedizione ed impegno quindi sono sempre state le tue parole d'ordine...
Assolutamente sì. Ho dovuto fare dei sacrifici per poter giocare a calcio ma li rifarei in qualsiasi momento…
Sono state queste caratteristiche che ti hanno permesso di giocare contro la Fiorentina l'estate scorsa: che esperienza è stata?
È stata un' esperienza indescrivibile, poter giocare con quei campioni, poi parare un rigore a Jovetic è stata una sfida non da poco… Per me è stato un sogno che diventava realtà. Non capitano tutti i giorni occasioni del genere, spero di poter tornare in forma per poter avere un po' di spazio anche quest'anno se si giocherà di nuovo l'amichevole.
Alla luce della tua esperienza, cosa pensi che potrebbe essere fatto per un giovane che voglia praticare questo sport a Cortina?
Mah, io proverei a creare un settore giovanile forte, partendo dai Pulcini arrivando alla Juniores. Di giovani che hanno voglia di giocare a calcio ce ne sono più di quanti si possa pensare a Cortina, basta solo dare loro un'opportunità.
Che cosa ne penseresti di un gemellaggio? Per esempio con la società della Valboite?
Io non sarei assolutamente contrario. I bambini o i ragazzi che giocano a Cortina o nella Valboite alla fine si conoscono tutti. Credo che ciò che rende difficile questo gemellaggio sia un problema politico e ideologico che deve trovare una veloce risoluzione per il bene di tutte e due le società.
Ritornando a te, che cosa ti aspetti dal tuo futuro da calciatore?
Se devo essere del tutto sincero non so davvero che cosa risponderti. L'infortunio di quest'anno mi ha un po' demotivato ma ora sono pronto a tornare con grinta e tanta voglia di giocare, e quando il mister lo vorrà mi farò sempre trovare pronto. Intanto penso a ritornare a giocare, poi vedrò che cosa succederà…
Grazie e in bocca al lupo.

SCHEDA TECNICA

Nome: Roberto
Cognome: Michielli
Data di nascita: 29.10.1990
Luogo di nascita: San Candido
Esordio da professionista: 09.09.2006
Società: Calcio Cortina
Ruolo: Portiere