La decisione non è ancora definitiva, ma il sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina lo ha anticipato durante la seduta del consiglio comunale di martedì 20 febbraio: per il parcheggio interrato di Largo Poste si realizzerà un solo piano. Si concluderà quindi probabilmente con questa soluzione la travagliata storia di quest’opera pubblica, voluta dall’Amministrazione Franceschi e dall’ex presidente Se.Am. Marco Siorpaes, che ha creato in questi anni molti problemi al Comune e alla sua società interamente partecipata, soprattutto sotto il profilo economico e finanziario.
Il mandato alla Se.Am. per realizzare l’opera fu dato dal Consiglio comunale il 30 aprile 2010 specificando che “l’opera sarà realizzata da Se. Am. senza apporto di capitali da parte del Comune”. Il costo dell’opera inizialmente previsto dalla Se.Am. era di 12 milioni, sufficienti secondo quanto allora dichiarato per andare a pareggio; i costi sono stati poi rivisti dal nuovo consiglio d’amministrazione di Se.Am. dell’attuale presidente Sandro D’Agostini in oltre 17 milioni di euro. Inizialmente erano stati progettati tre piani interrati; poi, in seguito ad alcuni sondaggi nel sottosuolo che rivelarono terreno disomogeneo con presenza di faldo acquifere, si passò a due piani. Ora la probabile decisione di fare un piano solo.
«Ci troviamo quest’opera in eredità dalla precedente amministrazione. Più l’analizziamo, più saltano fuori risvolti negativi. Non si doveva fare, l’avevamo sempre detto. Loro (l’Amministrazione guidata da Andrea Franceschi, ndr) sono rimasti quasi dieci anni e non l’hanno chiusa, e ciò non è avvenuto nemmeno durante l’anno di commissariamento. E ora noi ce la troviamo sul groppone. Dobbiamo massimizzare gli utili minimizzando i danni, e quella di un piano solo potrebbe essere la soluzione più consona, poiché si evitano perlomeno i contenziosi da parte dei privati che hanno acquistato il posto auto» ha detto il Sindaco.
Durante il consiglio comunale è stato finalmente approvato il bilancio Se.Am. ancora relativo all’anno 2016. «Né Franceschi, né De Rogatis hanno approvato il bilancio Se.Am., e così noi l’abbiamo ereditato e oggi lo approviamo per continuità amministrativa. Il bilancio è il più prudenziale possibile». Se la gestione ordinaria, che riguarda gli impianti sportivi e i parcheggi ha un bilancio positivo di 364mila euro, sulla questione patrimoniale il Comune ha optato per una svalutazione del capitale sociale, portandolo da 17.980.000 euro (valore dato dall’acquisizione del diritto di superficie del sottosuolo di Largo Poste) a 1.341.000 euro, in pratica azzerando il valore del diritto di superficie, permettendo così alla società di continuare le proprie attività. Il sindaco ha specificato che si tratta di «un’operazione contabile, senza esborso di denaro».
Il capogruppo di minoranza Giorgio Da Rin ha sottolineato come la Se.Am. stia ora facendo dei grandi passi indietro: «Diminuzione patrimonio, cessione degli autobus urbani, promozione turistica in affanno, tassa di soggiorno che va da un’altra parte: ci pare si torni a quello che era la Gis». Ghedina ha spiegato che c’è la volontà di alleggerire la società, di realizzare un piano solo per Largo Poste,e di creare un apposito fondo di accantonamento di 4 milioni di euro per eventuali rimborsi. Sul punto la minoranza si è astenuta dal voto.