Per il mese di aprile, dopo una stagione scarna di soddisfazioni per la Sportivi Ghiaccio Cortina, intervistiamo il ragazzo che, nonostante la giovane età, rappresenta il presente e il futuro di questo sport in tutta Italia: Luca Elia Zanatta.
Luca, come hai vissuto la tua carriera fino ad oggi?
Io ho incominciato la mia carriera qui, a Cortina; è stato un passaggio fondamentale perché ho capito che, per ottenere risultati, bisognava rischiare e così ho sempre dato il massimo al fine di poter giocare nelle categorie superiori alla mia. All'età di 9 anni mi sono trasferito in Svizzera, dove gli insegnamenti ricevuti hanno migliorato la mia tecnica e la mia capacità di stare in campo.
A 14 anni mi sono trasferito in una scuola canadese dove però ho potuto giocare solo un anno perché quello successivo sono incappato in un brutto infortunio alle ginocchia, a seguito del quale ho dovuto assumere degli antidolorifici per poter continuare a giocare.
Ho dovuto sopportare uno stop di due anni e, essendo l'hockey la mia vita, non è stato per niente facile rimanere fermo a guardare gli altri allenarsi. L'infortunio mi aveva demotivato; dopo un anno completamente fermo, ho incominciato la fisioterapia che, però, non ha portato i risultati sperati… A settembre dell'anno scorso, dopo il mio ritorno a Cortina e, dopo aver ripreso ad allenarmi con la Sportivi Ghiaccio Cortina, è arrivato proprio da un giocatore di questa società il suggerimento per la risoluzione del mio problema fisico. Il capitano Giorgio De Bettin mi aveva consigliato il dottor Enzo Marzaro di Feltre che, in una sola seduta, mi ha rimesso in piedi.
Hai quindi ripreso ad allenarti?
Sì, dopo uno stop di due anni avevo una voglia incredibile di giocare e, al pensiero di poter fare per lavoro la cosa che io amo di più al mondo, non stavo più nella pelle: volevo tornare sul ghiaccio!
Nonostante la tua giovane età ne hai fatti di sacrifici….
…Mah, io credo di aver fatto molti sacrifici! Sacrifici che ogni tanto significano anche fare delle rinunce: sacrificare le proprio uscite con gli amici, le ragazze, solo per citarne alcune.
E quest'anno?
Io quest'anno sono arrivato a Cortina e l'allenatore ha voluto lavorare molto anche con me. Per tornare a giocare ad alti livelli, come prima dell'infortunio, ho dovuto allenarmi molto sodo e questo mio atteggiamento non è passato inosservato allo staff della squadra. Inoltre, quest'anno, avrei potuto essere convocato con la nazionale italiana U20 ma la federazione Internazionale ha contestato la mia convocazione in quanto non avevo giocato almeno due anni in una squadra italiana prima della convocazione. L'ultimo week-end di marzo però, partirò per un campus di allenamento con la Nazionale maggiore in vista dei prossimi mondiali.
Qual è la tua idea di atleta?
Io credo che esistano due tipi di atleti: il primo è l'atleta talentuoso che, non allenandosi, non riesce a esprimere se stesso al massimo delle sue potenzialità, nonostante sia dotato di talento. Il secondo è l'atleta dotato di buone capacità, ma che entra in palestra di primo mattino e ne esce solo in tarda serata.
In quale gruppo ti inseriresti?
Per come sono fatto io, sicuramente mi inserirei nel secondo gruppo. Quando bisogna allenarsi io ci sono sempre.
Poco fa avevi accennato a una convocazione con la nazionale U20 purtroppo non andata in porto, a parte questo inghippo, cosa ne pensi della Nazionale?
La Nazionale, a tutti i livelli, è segnata dalla presenza di giocatori alto-atesini che, a parte rari casi, sono più bravi dei giocatori provenienti dal resto d'Italia. Tutto ciò mi lascia perplesso, anche se ormai ho capito come funzionano le cose in Italia…
Io ho assistito personalmente a qualche partita questa stagione, l'affluenza, rispetto a un paio di anni fa era di molto diminuita; come credi che si potrebbe invogliare la gente a tornare a partecipare attivamente alle partite del Cortina?
Mah, io non sono un esperto di marketing, so solo che io devo impegnarmi negli allenamenti e dare il massimo nelle partite. Quando i risultati incominceranno ad arrivare, di conseguenza l'affluenza incomincerà a crescere di nuovo. Io vorrei solo che la gente di Cortina capisse che il sacrificio che viene fatto dai giocatori è notevole, e che se i risultati non arrivano è anche una questione di sfortuna, a volte…
Quali idee hai per il prossimo anno?
Ho ricevuto alcune proposte sia dall'Europa che da oltre Oceano;
ma anche restare a Cortina non mi dispiacerebbe. Si vedrà: intanto sono concentrato sull'ultimo week-end di marzo quando sarò impegnato in un campus di allenamento con la nazionale maggiore che è molto importante per me. Poi si vedrà, non si può mai sapere che cosa ti riserva il futuro…
SCHEDA TECNICA
Nome: Luca Elia
Cognome: Zanatta
Data di nascita: 10 maggio 1991
Luogo di nascita: Pieve di Cadore