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PISCINA CHIUSA DA SEI ANNI

Marina Menardi

08/02/2018
Il 29 gennaio ricorreva il triste anniversario della tanto discussa chiusura della piscina comunale a Guargnè da parte dell’ex amministrazione di Andrea Franceschi, di cui le famiglie di Cortina facevano ampiamente uso, e che inoltre era considerata un servizio importante anche per i turisti.

Il 27 gennaio 2012 la caduta di un pezzo di perlina dal soffitto del solarium esterno, cui è seguito un sopralluogo dei Vigili del Fuoco, ha portato alla chiusura della struttura due giorni dopo, per inagibilità. A battersi fin dall’inizio per la riapertura della piscina è stato il Comitato Civico Cortina. A tal proposito, dopo un primo tentativo di dialogo con l‘ex Amministrazione comunale, su iniziativa del Comitato furono raccolte in pochi giorni, con la collaborazione di moltissime persone, 1.636 firme per richiederne l’apertura: una raccolta popolare da record per Cortina.

Negli anni, molte sono state le promesse da pare dell’amministrazione di Andrea Franceschi, ma nulla è stato fatto. A muoversi per la risistemazione e riapertura dell'impianto di Guargné, sempre su richiesta del Comitato Civico Cortina, è stato lo scorso anno il Commissario Straordinario Carlo De Rogatis. De Rogatis è riuscito ad usufruire dei 10 milioni dei Fondi di Confine stanziati inizialmente per una nuova piscina allo stadio del ghiaccio, che avrebbe però richiesto tempi molto lunghi, nonché alcune prescrizioni importanti da parte della Sovrintendenza ai Beni Ambientali, dirottandoli sulla ristrutturazione dell’impianto di Guargnè già esistente, che richiede tempi più brevi.

Il progetto prevede una ristrutturazione con ampliamento eseguita a stralci, con l’obiettivo di riaprire al più presto la struttura. Nei fondi Odi è compresa la riqualificazione delle strade di accesso e del parcheggio, in una zona che, dopo la chiusura della piscina prima, degli impianti di Mietres e di Guargnè, poi, ora risulta in stato di degrado.

La riapertura della piscina è l’opera pubblica che gli attuali sindaco Gianpietro Ghedina e vice sindaco Luigi Alverà hanno dichiarato prioritaria durante il loro mandato. Attualmente la pratica è all’ufficio dei Lavori Pubblici per la stesura del progetto preliminare sulla base del finanziamento di 10 milioni dai Fondi di Confine. Un’opera che è inserita nel “pacchetto” di opere pubbliche legate ai Mondiali del 2021, gestita dal commissario ad acta Luigi Valerio Sant’Andrea.

«Il progetto preliminare definisce le linee guida su cui intervenire per la ristrutturazione dell’immobile e la sistemazione dell’area adiacente, quindi la strada di accesso, il parcheggio» ha spiegato Alverà. «Appena pronto, passeremo la pratica al commissario straordinario per i Mondiali, che ne curerà il progetto esecutivo e definitivo, e le procedure per l’appalto».