Si apre, con il mese di febbraio, lo spazio che la redazione delle Voci vuole dedicare allo sport e ai giovani sportivi di Cortina. Ci è sembrato d'obbligo inaugurare questa «rubrica», se così vogliamo definirla, con una ragazza il cui nome è stato sulle bocche di tutti nelle settimane che hanno preceduto la Coppa del Mondo di sci femminile. Ragazza che l'anno scorso, con un sesto e un ottavo posto in discesa, aveva dimostrato quale possa essere lo spessore delle sue prestazioni; naturalmente stiamo parlando di Wendy Siorpaes. La incontriamo in un bar di Corso Italia e le poniamo alcune domande su come abbia avuto successo dove altre hanno fallito;
dietro al suo sorriso la voglia di poter sempre migliorare.
Iniziamo da una classica domanda: a quanti anni e con chi hai iniziato a sciare?
Ho iniziato a sciare con mio papà, Mansueto Siorpaes, all'età di due anni.
C'è stato, tra i tanti che avrai avuto, un allenatore che ha lasciato il segno più degli altri?
Sì! Olga Bernardi era stata mia allenatrice nello sci club Cortina quando avevo appena iniziato a fare agonismo e, nonostante la mia tenera età, ebbi subito un feeling con lei. Olga è stata un punto di riferimento importante che sono riuscita a ritrovare negli ultimi anni: è una persona di cui posso fidarmi ciecamente ed è forse proprio sulla fiducia che si deve basare il rapporto tra atleta e allenatore.
Come ha influito lo sci club Cortina nella tua carriera?
Lo sci club è stato un passaggio importante nella mia carriera da sciatrice: sono entrata a far parte di questa associazione quando ero categoria Super-Baby, passando per tutte le categorie, fino a quella giovani; poi sono entrata a far parte del gruppo sportivo Fiamme Oro.
La squadra nazionale femminile, per quanto riguarda le discipline veloci sta attraversando un periodo di crisi. Come pensi che bisognerebbe affrontare il problema?
Mah, io penso che in Italia la passione per la velocità sia un po' scomparsa: i ragazzi e le ragazze hanno paura, credono che sia pericolosa. In realtà, le possibilità di incappare in infortuni sono, di fatto, le stesse di chi pratica le discipline tecniche; se poi aggiungiamo le preoccupazioni dei genitori… è naturale che la velocità in Italia sia trascurata. Bisogna che i ragazzi capiscano quanto affascinante possa essere questa disciplina se praticata con intelligenza e con le giuste qualità tecniche e fisiche.
Qual è stata la condicio sine qua non per ottenere un biglietto per Vancouver?
Chi avesse terminato nelle prime otto in una gara di Coppa del Mondo avrebbe avuto un posto assicurato ai giochi Olimpici. Per quanto mi riguarda, la stagione è iniziata male e sono arrivata a Cortina con tante aspettative che non sono riuscita a soddisfare: per non parlare della tensione che ha giocato la sua parte.
Quali sensazioni provi quando torni a Cortina per le gare di Coppa del Mondo?
Cortina mi dà delle sensazioni bellissime: il poter essere a casa, poter vedere i miei compaesani e naturalmente poter sciare sull'Olimpia delle Tofane: la mia pista! Quest'anno purtroppo non è andata bene come l'anno scorso, ma avrò modo di rifarmi il prossimo anno.
Parlando da atleta, cosa penseresti se Cortina dovesse ottenere i Mondiali?
Io credo che, nel complesso, le piste per ospitare le gare ci siano, mi dispiace solo che, forse, sarò troppo vecchia per potervi partecipare come atleta. Ma, questa candidatura e quella del 2017, se quella del 2015 dovesse fallire, devono spronare i giovani di Cortina a dare il meglio per potervi partecipare.
Ecco, a proposito dei giovani, che consigli vorresti dare alle promesse di Cortina dello sci alpino? Per esempio, come riuscivi tu a conciliare lo sport, che praticavi a tempo pieno, con la scuola?
Mah, credo che tutti vedano la scuola come fondamentale. Non voglio dire che non lo sia, ma non bisogna credere che lo sci sia trascurabile: penso che andare a scuola e praticare uno sport come lo sci aiutino molto un ragazzo che, in questo modo, ha la possibilità di organizzarsi, di svilupparsi e di ottenere una discreta maturità.
Certo, poi bisogna anche essere disposti a fare dei sacrifici… forse è un po' quello che manca alle nuove generazioni di oggi: per ottenere dei risultati bisogna lavorare sodo!
Qual è stato il modello a cui ti sei ispirata per diventare quella che sei oggi?
Il mio esempio è sempre stato Kristian Ghedina! É stato l'atleta ampezzano ad aver vinto più di tutti in Coppa del Mondo. Diciamo che mi piacerebbe eguagliare ciò che lui ha ottenuto nella sua lunga carriera. Oggi credo che ci siano delle ragazze che hanno le possibilità di poter arrivare a gareggiare in Coppa del Mondo: l'atleta ampezzana Stefania Zandonella è al suo primo anno in squadra nazionale C, mentre l'ormai rinomata Maria Elena Rizzieri è in squadra nazionale B. Credo che anche loro, che sono più giovani di me, come tutti gli sciatori di Cortina debbano guardare Kristian e vedere in lui un esempio di atleta che loro stessi devono essere.
Nella settimana di Coppa del Mondo, qui a Cortina, abbiamo notato la tua nuova sponsorizzazione…
Sì, per tutto quest'anno io e Stefania Zandonella applicheremo sul casco l'adesivo di Cortina. L'Amministrazione, nella persona dell'assessore allo sport Herbert Huber, vuole istituire un fondo per le atlete e gli atleti meritevoli di Cortina. Vorrei quindi cogliere l'occasione per ringraziare di cuore l'Amministrazione che, con questo nuovo progetto, dimostra notevole interesse per gli sportivi di Cortina.
Spero solo che anche questa nuova idea possa spronare i giovani di Cortina a fare sempre meglio. Salutiamo Wendy, la ringraziamo per il tempo che ha voluto dedicarci, e le facciamo i nostri migliori auguri per le gare future, sperando che la sua stagione possa prendere una piega migliore, visto i notevoli sforzi che la nostra beniamina ha fatto per arrivare dov'è oggi.
SCHEDA TECNICA
Nome: Wendy
Cognome: Siorpaes
Età: 25
Data di nascita: 13.1.1985
Luogo di nascita: San Candido
Gruppo Sportivo: Fiamme Oro
Disciplina preferita: discesa libera
Prima gara in Coppa del Mondo: 14.01.2004
Sci: Voelkl
Scarponi: Tecnica