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“Dal mondo intero al cuore del mondo. Balsamo dialoga con Music”

Redazione

04/12/2017
Con la mostra “Dal mondo intero al cuore del mondo. Balsamo dialoga con Music” le Regole d’Ampezzo renderanno omaggio al pittore Renato Balsamo che, in seguito alla donazione di Rosa Braun della preziosa collezione del marito, diede vita al Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi, inaugurato nel 1974 e da lui diretto fino al 2010, nonché a un uomo che molto ebbe a cuore la crescita culturale di Cortina, sia come insegnante e direttore per molti anni dell’Istituto d’Arte, sia come instancabile organizzatore d’importanti eventi culturali, dall’arte visiva, alla letteratura, alla musica, con la presenza di personaggi come Luzi, Zanzotto, Gassman, Mastroianni, Gandini, Asciolla, Gaslini, Cafaro.

Diplomatosi nel 1961 all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dopo un soggiorno di studio in Spagna, giunse a Cortina, dove iniziò la sua attività di docente e divenne amico del collezionista Mario Rimoldi. Proprio nelle sale dell’Istituto d’Arte, dove Mario Rimoldi offriva ai pittori lo spazio per dipingere, Balsamo incontrò Anton Zoran Music, col quale instaurò una sincera e profonda amicizia.

Scriveva Balsamo: “… negli anni ’70, quando raggiungeva Cortina, veniva spesso a cena da noi e io sovente andavo a casa sua per aiutarlo a preparare le tele. A volte ci recavamo insieme a dipingere in alta montagna, in Val Travenanzes per esempio … Ciascuno con il proprio blocco di carta, i propri pastelli e acquerelli, ci posizionavamo in posti diversi, immergendoci ognuno nei propri pensieri, nelle proprie differenti visioni. A fine giornata ci si confrontava, ma nessuno dei due commentava i disegni dell’altro; io per naturale ossequio verso il maestro più anziano e affermato e lui, credo, per discrezione…”.

Per illuminare questa fruttuosa frequentazione, il ricordo del pittore sorrentino sarà unito a quello dell’artista sloveno che con lui, in modo singolare, visse la conca ampezzana.
Dopo la vittoria, nel 1951, del prestigioso Premio Parigi, organizzato a Cortina d’Ampezzo dal Centro di Cultura Italiano di Parigi, su iniziativa degli artisti Campigli e Severini e con la collaborazione di Mario Rimoldi, allora sindaco della cittadina ampezzana, per Music fu una reazione a catena di successi. Cortina divenne un importante punto di riferimento: la frequentazione si protrasse per quasi quarant’anni, tanto che l'artista dedicò alla cittadina ampezzana alcuni dei suoi cicli pittorici.

La mostra si snoderà su tre piani: a piano terra saranno esposte le opere di Anton Zoran Music della Collezione Privata Trieste; il primo piano sarà dedicato a Renato Balsamo con opere della Collezione della famiglia Balsamo; al secondo piano faranno bella mostra di sé le opere del Museo Mario Rimoldi con particolare riferimento ai due amici artisti e ai pittori più amati da Balsamo.

Così di Balsamo scrive il prof. Vittorio Sgarbi: “… il maestro di Sorrento che, per amore, si trasferì a Cortina… Pittore sensibilissimo…sapeva cogliere, in intensi disegni e in perfetti ritratti, l’anima dei soggetti da lui cercati e amati. A lui devo, oltre al mio, il ritratto vivo e parlante di mia madre, giovane e turbata, in un pensiero inquieto che nessuno come lui ha colto. Ed era la sua anima.”