I tempi corrono, e i cittadini sono sempre più preoccupati di cosa succederà nel febbraio del 2021, quando Cortina dovrà ospitare i Campionati Mondiali di sci alpino. A parte alcuni lavori sulle piste, non si vedono ancora cantieri importanti, di cui si sente parlare oramai da un decennio, cioè da quando Cortina ha fatto la sua prima candidatura.
Ora mancano tre anni, e la domandona che Francesco Chiamulera, presentatore della prima parte della serata, ha fatto al presidente Alessandro Benetton e all’amministratore delegato Nicoletti è stata quella che in molti si stanno facendo: «Ce la faremo?». «Assolutamente sì» ha risposto Nicoletti. «Non abbiamo alternative» ha rincalzato Benetton.
Un’iniezione di fiducia, quindi, da parte della Fondazione Cortina 2021 nei confronti delle numerose persone presenti in sala. Dettati in primo luogo dall’appoggio che c’è stato da parte del Governo: la legge n. 50 del 2017 con lo stanziamento di 170 milioni di euro per le varianti sull’Alemagna e 40 milioni per l’evento a Cortina, nonché la nomina di due commissari straordinari ad acta, Vittorio Armani per l’Anas e Luigi Valerio Sant’Andrea per Cortina 2021.
«Il decreto 50 del 2017 è innovativo, perché i soldi stanziati dal Governo sono suddivisi per singola opera. Il commissario, per spendere i soldi, lo farà opera per opera, ognuna cioè con il suo budget, permettendo di evitare sprechi di soldi pubblici stanziati a pioggia, senza finalità ben definite» ha spiegato Nicoletti.
La Fondazione in questi cinque mesi di presidenza Benetton ha lavorato molto sui progetti, in particolare delle piste e della zona di arrivo a Rumerlo. «Sono progetti già avvallati dal Comune, che il Commissario Luigi Sant’Andrea porterà prossimamente in Conferenza dei Servizi, per poter partire con i bandi già a gennaio».
Non c’è invece ancora un’idea precisa sulla viabilità di accesso all’area di gara da Gilardon, e nemmeno sui parcheggi e sulla mobilità in generale. A questo proposito è stato commissionato uno studio alla PWC, un’azienda di professionisti nel campo della mobilità che ha collaborato con l’Expo di Milano. Da un anno si sta facendo l’analisi del traffico interno, da cui verranno elaborati una serie di piani in funzione alle diverse situazioni che si verificheranno nei 14 giorni di gare a Cortina: afflusso degli spettatori, spostamento degli atleti, pedonalità, mobilità elettrica, impianti di risalita, trasporto pubblico.
Idee che ancora devono essere elaborate, ma che, da come sostengono Benetton e Nicoletti, grazie all’apporto di grandi professionisti permetteranno di portare a Cortina un grande evento di successo.