L'INTERVISTA...A MICHELE DIMAI
    

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L'INTERVISTA...A MICHELE DIMAI

Alice Gaspari - Marina Menardi

01/04/2010
Era da tempo che Demenego aveva annunciato le sue dimissioni. Ora tocca a te in Consiglio comunale. Ti senti pronto?
Sì, ma avrei preferito che ci fosse anche lui, perché ho già capito come mi tratteranno, viste anche le esperienze passate quando mi sono giunti «piacevoli» sms.
Cos'è che ti ha spinto a candidarti tre anni fa?
La voglia di fare qualcosa per Cortina.
Poco prima della presentazione delle liste ci fu la spaccatura nel gruppo di Demenego, che vide una parte migrare verso «Progetto per Cortina» di Andrea Franceschi. Perché tu hai deciso di restare?
Perché non sono un traditore e non sono disposto a rinunciare ai miei principÎ per raggiungere gli obiettivi che mi prefiggo.
Qual è il miglior pregio di Demenego?
L'intelligenza, la coerenza e la conoscenza.
E il peggior difetto?
A volte è poco chiaro, si fa fatica a capire quello che vuole dire.
Quale strategia userai nel tuo ruolo di consigliere di minoranza?
Cercare di approfondire il più possibile gli argomenti prima di prendere una posizione.
La maggioranza spesso lamenta che le minoranze sono poco collaborative e poco propositive. Cercherai di fare qualcosa di concreto per riallacciare un dialogo costruttivo con la maggioranza?
Dipende dal loro atteggiamento; io partirò in modo propositivo, poi si vedrà.
Cos'è, secondo te, la cosa migliore che ha fatto l'amministrazione Franceschi?
La sagra in centro.
Qual è l'errore più grande?
Il licenziamento dei dirigenti e l'aver scelto questo segretario.
Per un periodo sei stato membro molto attivo del Comitato Civico. Pensi ti sia servita come esperienza?
Sì, e sono orgoglioso di essere stato tra i primi collaboratori.
Su quale tema pensi di poter dare maggior contributo a questa amministrazione?
Sicuramente sulla viabilità e tutto quello che ci sta attorno, e sul portare nuove idee. Per lavoro ho viaggiato molto e questo mi ha permesso di vedere le soluzioni prese in altri paesi per problemi simili.
Qual è, secondo te, la soluzione più giusta per Cortina in tema di viabilità?
Sicuramente non quella che è stata scelta. La soluzione Anas non è l'unica, come hanno detto, ma una delle possibili soluzioni. Bisogna capire se è quello che noi vogliamo. Si possono raggiungere gli stessi risultati con soluzioni più economiche e meno invasive soprattutto in fase di cantiere.
Anche l'idea di fare un solo parcheggio di 2000 posti in stazione, lontano dalla strada di scorrimento e dalle strutture ricettive (stadio, futura piscina, futura palestra di roccia) non è razionale:
sarebbe meglio costruirne di più, più piccoli e meglio distribuiti in prossimità dei centri ricettivi. Per la viabilità interna ci sono tante piccole soluzioni che non stanno andando avanti, tipo i sottopassi e il potenziamento del trasporto pubblico.
Se, ad esempio, ci fossero più corse degli autobus urbani con minori tempi di attesa tra una corsa e l'altra, la gente userebbe di più il trasporto pubblico.
Quali sono i tuoi rapporti con i consiglieri di «Cortina Dolomiti», l'altro gruppo di minoranza?
Ci sono dei buoni rapporti di collaborazione e di scambio di opinioni.
Un tempo non era esattamente così!
Il gruppo è in gran parte cambiato; di chi c'era in Consiglio comunale allora è rimasto solo Gianpietro Ghedina. Tutti sono persone capaci, con cui è facile parlare e trovare dei punti di contatto. Si discute apertamente e poi si trova una linea comune.
Perché prima ciò non era possibile?
Forse per via del ruolo che allora ricoprivano. Anche con quelli che prima erano con noi all'opposizione ora non si riesce più a parlare!
Su cosa c'è maggior disparità di vedute?
Sullo stadio: loro sono tutt'ora convinti che sia stata una buona operazione; secondo noi si doveva fare altro.
Convergerete tutti in un nuovo gruppo che si proporrà alle prossime elezioni?
È possibile, le premesse ci sono.
Chi potrebbe essere il nuovo candidato Sindaco?
È troppo presto per dirlo; sicuramente, come già anticipato nella conferenza stampa del 23 febbraio scorso, non saranno né Valle né Demenego.
C'è qualcosa in cui ritieni che Demenego abbia sbagliato?
Ha sbagliato qualcosa nella gestione delle persone che gli stavano accanto, nella scelta dei candidati e nel modo di comunicare troppo difficile, che non tutti riescono a capire; il Sindaco in questo è più bravo di lui.
Perché non avete vinto voi?
Gli altri sono stati più bravi a comunicare, hanno promesso mari e monti a tutti e la gente aveva voglia di cambiare; molti poi hanno paura delle idee di Demenego, che poi spesso si rivelano giuste.
Tipo?
Lui è un liberale, non guarda in faccia nessuno: se uno ha un diritto ce l'ha e basta, che sia residente o no... questo fa paura. Per esempio, il Piano Casa lui l'avrebbe accolto, con i dovuti accorgimenti, come hanno fatto in Alto Adige. Loro invece hanno precluso un diritto, paventando la costruzione di milioni di metri cubi di cemento, che tuttavia non avverrebbe.
Può darsi, ma quali accorgimenti? Da anni gli amministratori di Cortina stanno cercando accorgimenti per bypassare questo rischio, ma non ci sono mai riusciti...
Accorgimenti nei limiti di cubatura, vincolando l'ampliamento alla non alienazione del bene per almeno 20 anni, e via dicendo. Se si ragiona in termini di principi generali e non ad personam i problemi si affrontano e si risolvono molto più facilmente.
Togliendo la viabilità, che essendo il tuo mestiere citeresti per prima, quali sono le priorità per garantire un futuro migliore al nostro paese?
Fare dei centri di ricerca di qualsiasi tipo, che porterebbero gente a vivere qui stabilmente; investire e sfruttare le energie rinnovabili, cosa che come amministrazione direttamente non stanno facendo.
Ci risulta che sia stata questa amministrazione ad agevolare l'uso di pannelli solari, prevedendo la possibilità di posizionarli sui tetti, cosa che prima non era permessa.
Non è sufficiente. Due anni fa avevamo presentato una proposta per fare un campo solare in località La Vera, per poter produrre energia da utilizzare per il paese. Ancora l'assessore Verocai non ha trovato il tempo di risponderci.
C'è qualcosa di fondamentale, secondo te, che non è stato previsto nel programma di «Progetto per Cortina»?
No, è stato previsto di tutto e di più!
Cosa ne pensi del nuovo tunnel che si vuole costruire tra Cortina e San Vigilio di Marebbe?
Non ho abbastanza notizie per dare un giudizio. La vedo dura che si possa scavare senza problemi un tunnel all'interno del Parco. Non ho capito da dove salta fuori quest'idea.
C'è qualcosa che avresti voluto ti chiedessimo e che non ti abbiamo chiesto?
No, niente.
Hai un messaggio per il Sindaco?
Mi piacerebbe che andasse sui giornali per comunicare cose fatte e non intenzioni!

Scheda tecnica

Nome: Michele Dimai
Età: 39
Professione: ingegnere civile/trasporti
Incarico ricoperto: consigliere comunale
Hobby: moto, cronometraggio
Libro sul comodino: "Casi di controllo di gestione" che devo studiare per lavoro, "I promessi sposi" e "Il Codice da Vinci"
Ultimo film visto al cinema: non me lo ricordo, è una vita che non ci vado
Sogno nel cassetto: andare di nuovo come cronometrista alle prossime olimpiadi