Sempre le colonnine farlocche
    

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Sempre le colonnine farlocche

Lettere al giornale

04/08/2017
In questo mio ultimo purtroppo breve soggiorno cortinese ho avuto modo di constatare quanto, la nostra  (quella intendo  del cittadino comune ) esigenza di giustizia e di rispetto della civile convivenza nulla possa contro la protervia della pubblica amministrazione,  e resta soltanto una vox clamantis in un deserto.

Mi riferisco alle ormai ridicola questione delle "colonnine farlocche.

Quella " farlocca" posta dal Comune di Cortina ad Alverà sulla statale che porta a Passo Tre Croci. quasi all'altezza dell'incrocio con la strada per Cianderies troneggia, sempre inutile ed imperterrita laddove la vecchia  e dannosa amministrazione la ha improvvidamente fatta collocare.

In compenso in data 26 aprile 2017 in riscontro ad una mia mail diretta all'allora Commissario Straordinario,  ho ricevuto dal Vice Commissario "Responsabile del Servizio" il  gentile riscontro che allego nella sua integralità precisando che ovviamente, trattandosi di corrispondenza  caratterizzata dalla ufficialità siccome proveniente da una Istituzione in riscontro ad una richiesta di un cittadino, non è e non può essere soggetta ad alcun vincolo di segretezza.

"Preg.mo Avvocato Bruno De Costanzo,

riscontrando la Vostra mail riguardante i manufatti “Velo Ok” posizionati lungo le "principali strade del centro cittadino, comunico che il servizio polizia locale, "compatibilmente con le risorse umane a disposizione, provvederà a intensificare i servizi "di prevenzione e controllo velocità, sulle vie cittadine.
Per quanto concerne le “colonnine”, dagli atti presenti in ufficio risulta che  esse "vennero approvate come “deterrente” sulla base anche dei dati rilevati prima e dopo "l’installazione delle stesse. Detti manufatti,  come giustamente il Ministero Infrastrutture "e Trasporti chiarisce e la S.V. ci ricorda, non sono segnali stradali, né apparecchiature "elettroniche finalizzate a rilevare la velocità dei veicoli; sono ben visibili, hanno forma "cilindrica in materiale antiurto e di colore arancione fosforescente,. sono privi di "contenuto tecnologico e per questo non sono sottoposti ad omologazione del Ministero "perché non sono un’apparecchiatura per il rilevamento della velocità.
Valuteremo, insieme all'Amministrazione Comunale, se  rimuovere i velo ok o "tenerli come eventuale contenitore per dispositivi elettronici di rilevamento velocità.
Vivissime cordialità.           

Il Responsabile del Servizio
(V. Comm. Ines De Biasi)"

Lascio agli eventuali lettori ogni valutazione e commento sulla burocratica risposta.

Mi limito qui a chiedere al Comune di Cortina il costo di questi "deterrenti" (che dovrebbero essere solo dei vuoti bidoni colorati di arancione) sopportato dalla amministrazione e quindi da noi cittadini chiedendo alla competente magistratura contabile se non sia il caso di intervenire.

Mi scuso per la prolissità dello scritto ma "odio gli indifferenti" 
"L'indifferenza è abulia.." (A.Gramsci).

Con la consueta cordialità

avv. Bruno de' Costanzo