È arrivato sabato mattina alle ore 11, immediatamente esecutivo, l'ordine da Rasi Caldogno: i medici interni da subito sono diventati consulenti al Pronto Soccorso, si può ricoverare. la radiologia è aperto fino alle 20 di sera del sabato e la domenica c’è la reperibilità.
La notizia del ripristino del Punto di Primo Intervento al Codivilla a come era gestito precedentemente dalla Giomi,vale a dire con i medici interni, ora dipendenti Oras, che possano accedervi e fare delle prestazioni, e con la radiologia sempre aperta, senza dover essere necessariamente trasportati a Belluno anche solamente per un gesso, è finalmente arrivata.
Ad esternarla sono gli stessi dipendenti del Codivilla Putti, che sabato si sono trovati in fibrillazione, in tarda mattinata, quando il direttore dell’Ulss n. 1 Dolomiti, Adriano Rasi Caldogno, ha telefonato dando l’ordine di riattivare da subito il Pronto Soccorso con la possibilità di avere le consulenze dei medici interni, gli ortopedici, per fare le loro prestazioni, nonché del servizio di radiologia anche durante il fine settimana.
Rasi Caldogno lo aveva promesso ai membri del Comitato civico per la salute del cittadino, che aveva incontrato la scorsa settimana, mostrando loro la convezione già pronta tra Regione, Ulss e Oras per potenziare il Ppi in tempi brevissimi, appunto una settimana. Ma venerdì non è arrivata la notizia che tanto si aspettava, e i membri del Comitato hanno spedito subito una mail al Direttore Generale per capire come mai non era avvenuto quanto era stato promesso.
Rasi Caldogno si è immediatamente messo in contatto con la presidente del Comitato Sandra Scarpa Ghedina, e poco dopo è arrivata la telefonata al Codivilla di ripristino immediato del Pronto Soccorso come da convezione.
Una grande vittoria del Comitato civico, ma anche delle altre persone che si sono attivate per avere un Pronto Soccorso funzionale, quali la presidente degli albergatori Roberta Alverà e il sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina, che si erano mossi per sensibilizzare il presidente della Regione Veneto Luca Zaia sulla critica situazione della sanità di Cortina.
Dopo la chiusura del Putti e la riapertura del Codivilla sotto la gestione Ulss-Oras, avvenuta te mesi fa, il Punto di Primo Intervento, di tipo B, gestito dalla Ulss n. 1 Dolomiti, impedisce ai medici ortopedici interni, ora dipendenti Oras, di accedervi e fare delle consulenze. Quindi se qualcuno si rompe un braccio o un menisco, viene trasportato direttamente a Belluno, e lì operato. Questa situazione, oltre a provocare un notevole disagio ai cittadini, si riflette anche sull’attività dei ricoveri e della sala operatoria, perché dal PPI, con la gestione attuale, non arrivano pazienti. Ora, con il ripristino dell’attività di Pronto Soccorso come precedentemente gestita dalla Giomi, molti disagi per i cittadini saranno evitati,e l’ospedale potrà aumentare i ricoveri.