Finalmente è finito il tempo del Commissario per Cortina. Un volto nuovo si affaccia fra le mura del Municipio, il quale per amore del suo paese ha preso in mano le redini per condurre Cortina fuori dal pantano lascito dal suo predecessore.
Un consiglio prima che si sieda sul “caregon”: si munisca di un buon aspirapolvere e lo passi più volte sul pavimento, onde pulirlo dalla polvere d’orgoglio lasciata dal suo predecessore.
Cortina ha bisogno di giovani con idee giovani, che si battano contro le imposizioni dall’alto, dettate dall’euro.
Esempio lampante la fine ingloriosa del Putti, e gli ostacoli cui ogni giorno va incontro il Codivilla
Il nuovo Sindaco metta nel dimenticatoio tutto il male fatto da Franceschi alla sua Cortina, per il quale ha dovuto intervenire pure la giustizia, ed inizi il suo mandato nel migliore dei modi,e cioè: battersi come la signora Scarpa vedova Ghedina per la salute dei suoi cittadini, per allontanare i fantasmi di una mala gestione pubblica, che troni piuttosto alla Giomi; l’apertura tanto attesa della piscina a Guargnè, apertura di un ufficio turistico di informazioni, una vera sistemazione con aiuole fiorite, uno spazio per giochi per bambini al giardino del Cantore,e finalmente il Museo dello sport e della montagna, tanto voluto da Lino Lacedelli, posizionandolo nei locali del Comun Vecio.
Cortina, poi, adotti di un palazzo dei Congressi, togliendo il nome fantasma di Giradi, che il villeggiante se gli dici pala Alexxander Girardi ti chiederà cos'è, ma se gli dici pala congressi capisce subito dov'è.
E dandogli il nome di una persona che ha onorato il suo paese in Italia e all’estero (vedi Dibona) e cancelli finalmente l nome di uno sconosciuto.
Vede sig. Sindaco quanto incombenze lo attendono, ma sono sicuro che non i impensierirà, e, come si dice, si rimboccherà le manche e porterà un forte contributo affinché Cortina torni a primeggiare a livello europeo dopo il tracollo dovuto dal suo predecessore.
Auguri di buon lavoro, anche se pesante, da un Cortinese da troppi anni assente dalla sua città ma mai dimenticata e che mai la dimenticherà.
Giorgio Murari
