All’incontro di oggi con i lavoratori c’erano tutti i dirigenti che hanno ora in mano le sorti dello storico ospedale di Cortina: il direttore generale dell’Ulss n. 1 Adriano Rasi Caldogno, il direttore generale dell’Ulss n. 2 Francesco Benazzi, l’Amministratore Delegato di Oras Francesco Rizzardo, il presidente della società Codivilla Putti Spa Botteon, e l’avvocato Miazzi, consulente di Oras.
Francesco Rizzardo ha esordito tentando subito di tranquillizzare la situazione che si è creata attorno al passaggio di gestione del Codivilla: «Mi rendo conto che questo evento è stato percepito con una certa preoccupazione da parte della comunità» ha esordito Rizzardo. «Siamo qui per tranquillizzare, e un primo segnale lo abbiamo dato con il rinnovo dei contratti. Da parte nostra c’è la completa volontà di rilanciare l’ospedale, ma dobbiamo farlo insieme. Si è dovuto interrompere l’attività, e stiamo lavorando per riprendere tutto al più presto».
Il direttore generale dell’Ulss n. 1 Adriano Rasi Caldogno ha voluto riassumere i passaggi fatti per arrivare al nuovo gestore dell’istituto: l’acquisto una settimana fa circa del 10% delle quote di Oras, l’affidamento della gestione ospedaliera dell’istituto a Oras, a parte il PPI e gli ambulatori, e i passi successivi.
«L’Ulss ha continuato senza interruzione il servizio di PPI, e da martedì sono partite alcune attività» ha spiegato Rasi Caldogno. «Ora con le assunzioni interinali sarà possibile riprendere le attività ospedaliere. Nei prossimi mesi il personale sarà assunto da Oras, mentre nel bando è stata inserita la clausola sociale. Una fase di transizione non semplice, ma da parte nostra c’è il pieno sostegno per superare le difficoltà».
Rasi Caldogno ha voluto anche puntualizzare che per quanto riguarda i rapporti con la Giomi, è stato istituito un tavolo tecnico sia per gli aspetti giuridici, sia per quelli economici. «Bisogna guardare avanti – ha continuato -. La Regione ha dato indicazioni di valorizzare, non di ridimensionare l'ospedale. Altrimenti tutte le risorse impiegato in questo periodo non avrebbero alcuna giustificazione. L’ospedale va valorizzato anche in funzione dell’appetibilità per il soggetto privato».
L’Ad di Oras Rizzardo ha poi confermato di aver chiesto e ottenuto la collaborazione sia del direttore sanitario Carlo Brusegan, sia della direttrice amministrativa Maria Lucia Cella. «Partiremo con l’ortopedia e la riabilitazione cardiologica, e in parte anche con l'osteomielite. L’intenzione è di rinnovare i contratti con i liberi professionisti, e di potarne altri di prestigio. Le basi ci sono, i tempi saranno il più breve possibile».
LE DOMANDE DEI DIPENDENTI AGLI AMMINISTRATORI
Se le delucidazioni dei dirigenti erano mirate soprattutto a tranquillizzare lo stato del personale, le domande dei lavoratori si sono focalizzate in gran parte su quella che sarà l’attività ospedaliera nel prossimo futuro.
Dal dott. Veranda, medico anestesistariassunto che rientrerà in servizio da lunedì, è emersa la preoccupazione sulla divisione del personale, ora che sono due le aziende che gestiranno il Codivilla: l’Oras per la parte dei ricoveri e la sala operatoria; la Ulss per il PPI e le attività di poliambulatorio. «Sarà mantenuta la divisione dei compiti o ci sarà la possibilità di ritornare ad interagire come prima?» chiede Veranda.
Le infermiere ora in servizio al PPI sono invece preoccupate per il declassamento del punto a serie B, e chiedono se questo sarà ripristinato, come prima, a classe A.
Il dottor Centofanti, primario al Codivilla negli ultimi vent'anni, è molto preoccupato per i suoi pazienti affetti da osteomielite. «In questi giorni sono oberato da continue richieste di pazienti che hanno bisogno di interventi urgentissimi. A chi si dovrebbero rivolgere? Abbiamo interrotto un servizio di pubblica utilità. Questi pazienti hanno bisogno di cure subito, non possono essere curati da altre strutture, perché non possono mescolarsi con altri malati, perché infettivi. Mi hanno accusato di interruzione di servizio di pubblica utilità, ma io non voglio essere responsabile da solo».
Domande cui hanno tentato di dare una risposta l’ad di Oras Rizzardo e il direttore generale della Ulss n. 1 Rasi Caldogno.
«Stiamo lavorando per riportare la situazione all'ospedale come prima – ha detto Rizzardo - . Ad esempio, abbiamo chiesto e ottenuto dalla Uls la gestione dell'ambulatorio ortopedico in quanto funzionale ai ricoveri. Per quanto riguarda le osteomieliti, cercheremo di risolvere quanto prima, ma ci vorrà più tempo. Nel frattempo, per le emergenze abbiamo il supporto dell'Ulss con l'ospedale di Belluno».
Per il PPI ha risposto Rasi Caldogno: «Questo è intanto l’assetto iniziale, con gli standard minimali previsti dalla delibera della giunta regionale. Quando la macchina sarà a regime, è nostra volontà riportare il PPI ad un livello superiore».
Altre domande sono state fatte anche sull’uso delle foresterie, dove alloggiano un’ottantina di persone. I dirigenti hanno assicurato la continuità degli alloggi; non appena avranno la lista con i contratti di locazione, verranno intestati al nuovo gestore e riconfermati.