L'ANIO - L’Associazione Nazionale per le Infezioni Ossee e articolari - non si ferma davanti alla oramai quasi certa chiusura del Putti e si rivolge direttamente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, e al sottosegretario del Ministero On. Davide Faraone.
Girolamo Calsabianca, Segretario Nazionale dell'ANIO Onlus si è subito attivato e in una lettera datata 15 aprile, chiede chiarimenti in merito al mancato mantenimento delle cure ai malati di infezioni ossee presso gli Istituti Codivilla Putti, fino a oggi centro di riferimento Internazionale per la cura delle infezioni ossee ed articolari.
Secondo quanto riportato da Calsabianca, con il provvedimento della Regione Veneto «è stato violato l’articolo 32 della Costituzione Italiana dalle funzioni che rappresentano lo Stato, nella regione Veneto. È sancito costituzionalmente il diritto primario ed assoluto alla salute, oggi violato. I malati che erano predisposti e organizzati per il ricovero dal giorno 02.05.2017 – si legge nella lettera - non riceveranno le cure promesse, perché la struttura sarà chiusa per un breve periodo, in attesa dell’uscita dell’attuale partner privato e il subentro del nuovo, è stato individuato un partner momentaneo per questa fase transitoria. Il malato è stato lasciato in un limbo e non sono state predisposte linee attuative su come gestire il paziente dalla data successiva al 29.04.17, perché della specialistica di osteomielite non vi è traccia assoluta in nessun documento ad oggi prodotto dalla regione Veneto».
Calsabianca chiede l’intervento del Presidente della Repubblica e del Ministro Lorenzin, in quanto il Putti rappresenta, per i malati di osteomielite, «l’ultima spiaggia per salvarsi». Molti malati affetti da osteomielite, infatti, che in altri centri medici sono stati rifiutati o davano come soluzione l'amputazione, sono giunte al Putti trovando la cura per loro patologia. Patologia che, tra l’altro, dal primo marzo dello scorso anno è stata riconosciuta come invalidante dal ministero della Salute, dopo anni di battaglia di ANIO per ottenere questo riconoscimento.
In allegato: la lettera che Anio ha inviato al presidente della Repubblica Mattarella e al Ministro Lorenzin