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IL TEMPO IN BANCA

Ennio Rossignoli

01/10/2010
E così tra i conti correnti c'è finito pure lui! Ha scritto una volta Baudelaire che vi è un solo modo di dimenticare il tempo: impiegarlo. Ma come? Un vecchio adagio afferma che il tempo è denaro: devono averlo inventato i banchieri - i sacerdoti di una religione del profitto che ha ben pochi eretici - e la sua attualità è rimasta intatta in un periodo come il nostro, nel quale la velocità è diventata sinonimo di utilità e il successo predilige l'uomo in fuga dagli intoppi del pensiero. Se ne sono occupati in tanti: filosofi come Agostino, Kant o Bergson, sociologi come Morin o Braudillard, o più recentemente e modestamente, gli impiegati delle agenzie di viaggio. Teoria o pratica, è sempre una occasione di investimento, e oggi investire è un imperativo morale, un dettato psicologico prima ancora che finanziario: si investono denari, ma anche idee, progetti, speranze, e ora è toccato a lui e per lui è nata una banca appunto qui, in Ampezzo, per capitalizzare la solidarietà, la disponibilità a dedicare scampoli del proprio tempo al servizio del prossimo in un rapporto di assoluta reciprocità.
"Scambio di servizi e attività tra le persone" è l'assunto dichiarato di una associazione nata a Cortina con felice intuizione da un proposito imperniato sul concetto di libera prestazione, richiesta e offerta, entro un arco ampio di possibilità, dall'accompagnamento alla cura delle piante, dall'uso del computer alle pulizie di casa. La Banca finisce così per servire da istituto di riferimento, al quale iscriversi e al quale rivolgersi per i casi più diversi di necessità quotidiana; e se ricordiamo l'etimologia del termine "tempo", dal greco "temno" e dal latino"temperare", verbi significativi di un atto con cui qualcosa viene diviso secondo ordine e misura, non possiamo non riconoscere l'utilità sociale dell'idea e della sua realizzazione: insomma un modo originale di interpretare la vita dell'individuo come scelta altruistica, così dissonante in un'epoca che appare soprattutto governata dalle leggi dell'egoismo e della speculazione. Volete saperne di più? Basta andare il venerdì mattina, tra le 9.30 e le 11.30, in via Marconi n.20, che è poi la sede degli Azzurri d'Italia (che sia un caso?).