La triste vicenda del parcheggio interrato di Largo Poste (il famoso “bucone nell’acqua” su cui il Comitato Civico Cortina aveva fin dall’inizio allertato l’Amministrazione comunale e la Se.Am.) è quasi giunta a conclusione. Come un inesorabile conto alla rovescia, dal “bucone” si è passati al “buchino”: all’inizio dovevano essere 3 piani, poi 2 con un mezzanino, poi è stato tolto il mezzanino perché comunque c’erano problemi con le falde acquifere, ora si ipotizza un piano solo; inoltre, niente piazza Medaglie d’oro per le premiazioni dei Mondiali 2021, ma ancora il parcheggio sopra la piazza, per permettere alla Se.Am. di incassare il ticket dei posti auto che verrebbero a mancare sotto terra. Tutto ciò, senza ancora un nulla di fatto.
La precedente Amministrazione comunale si incaponì su una decisione scellerata che ha portato a spendere 2.500.000 euro senza concludere niente. Amministratori comunali e Se.Am. se la sono poi data a gambe nel luglio sorso e hanno lasciato a chi è venuto dopo una bella gatta da pelare.
Per quanto non ci sia nulla di ufficiale, sembra che sia possibile costruire al massimo un piano interrato, giusto per salvare i 2 milioni e mezzo di euro già spesi, che altrimenti sarebbero buttati, e il Comune dovrebbe in ogni caso tirarli fuori per salvare la Se.Am.; il piano interrato di fatto servirà per soddisfare i privati che hanno già acquistato i posti auto ed evitare un ipotetico contenzioso con la Se.Am. Il beneficio pubblico è andato a farsi benedire da un pezzo.
A nostro avviso, l’aspetto più importante dello stralcio del progetto è il fatto che a decidere le sorti di questa opera pubblica siano dei tecnici, dei professionisti fuori dalle logiche di amministrazione locale. Nessuno potrà recriminare che non si scavi in Largo Poste per questioni di scelte politiche e per contraddire l’ex presidente Se.Am. Marco Siorpaes, che, appoggiato dall’ex sindaco Franceschi e dalla sua giunta, tanto ha voluto quest’opera, tanto si è speso, o meglio, ha speso dei nostri soldi, ma nulla ha ridotto.
Il bucone è un’assurdità: lo diciamo fin dall’inizio, e fra un po’ avremo anche la certificazione!
Aspettiamo una decisione conclusiva in tempi brevi; che almeno questa patata bollente non tocchi al prossimo Sindaco.
Nella foto: il consiglio comunale del 27 dicembre 2012, con i faldoni del progetto di Largo Poste sul tavolo