Vuoi vedere che fra qualche mese sparirà anche quell'ultimo piano rimasto del progetto faraonico che avrebbe dovuto dotare Cortina del superparcheggio interrato di Largo Poste?
Cresciuto tra malumori, contrattempi, ritocchi e figuracce detto parcheggio sembra avere lasciato le cose, ossia i posti-macchina, più o meno come stanno ora (i turbamenti riguardano semmai i conti): solo un altro antipatico strappo a quella immagine che Cortina sta faticosamente ricostruendo dopo una serie di anni a dir poco sfortunati.
Certo ha pesato l'inverno avaro di neve, malgrado gli sforzi al solito impeccabili degli addetti ai lavori, e questo anche se all'attivo – oltre alla kermesse libraria - si devono collocare il recente raduno mondiale dei rotariani e la nuova scintillante edizione del festival di Cortinametraggio.
Bene, ma intanto sul futuro premono questioni di non poca importanza: come quella riguardante le sorti del Codivilla, che tra il vergognoso tiramolla di promesse, assicurazioni e il loro contrario rischia di chiudere la sua storia gloriosa con le conseguenze in termini di occupazione e funzione sociale che si possono immaginare.
O come quella delle incombenti elezioni comunali, dalle quali dovrebbe uscire la compagine capace di affrontare il cumulo dei problemi annunciati con la dovuta energia e le indispensabili capacità. Ma anche qui c'è spazio per tutte le ipotesi, quelle più e quelle meno rassicuranti.
Come se tutto ciò non bastasse, i prossimi, sempre più prossimi Mondiali del '21 inducono a pensieri in cui le attese incrociano le riserve e le preoccupazioni finiscono per sovrastare la fiducia, sicché sulle sorti delle strade e degli alberghi sembra ancora aleggiare lo spettro di Jarry, e della sua scienza delle soluzioni immaginarie.
Pessimismo? Certo anche, ma soprattutto realismo: se non altro, le dimensioni e la complessità dell'impresa hanno in effetti costretto a una organizzazione in buona misura eterodiretta, cosicché la proverbiale efficienza cortinese – sempre necessaria – potrebbe non essere più sufficiente. E questo sì che sarebbe un guaio!