Il 29 aprile andrà in archivio la sperimentazione gestionale dell'ospedale Codivilla Putti di Cortina, che verrà depotenziato in vista di un bando europeo legato alla privatizzazione della struttura. Il Movimento 5 Stelle punta il dito su una situazione che rischia di causare gravissime ripercussioni per Cortina e la sua gente.
“Il Codivilla non si tocca – chiedono il parlamentare Federico D'Incà e il capogruppo M5S in consiglio regionale, Jacopo Berti – è indispensabile salvare questa eccellenza sanitaria, punta di diamante a livello nazionale per la cura della osteomielite e delle infezioni delle ossa”.
“Inoltre – continuano i due esponenti del Movimento 5 Stelle – va tutelata la situazione dei lavoratori, dato che molti posti di lavoro rischiano di finire nel tritacarne del passaggio dalla gestione mista a quella privata”.
Il Movimento 5 Stelle sottolinea come sia indispensabile, in questo momento molto delicato, scongiurare qualsiasi rischio di speculazione edilizia e sanitaria sul Codivilla e sulla valle.
“E non può essere sottovalutato l'impatto – proseguono Berti e D'Incà – che tutto ciò avrà sulla popolazione, che si troverà senza l'ennesimo servizio. Infine Cortina deve avere strutture e servizi in grado di rispondere alle esigenze che diventeranno perentorie durante il mondiali del 2021. Una manifestazione di questa portata ha bisogno di una struttura ospedaliera e di primo soccorso di altissimo livello, tanto per gli atleti quanto per tutto l'indotto di addetti ai lavori, turisti e sportivi che l'evento porterà nella perla delle Dolomiti”.