Nuovo elettrodotto Terna da Somprade (Auronzo) a Zuel (Cortina): WWF Veneto e Peraltrestrade inviano
    

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Nuovo elettrodotto Terna da Somprade (Auronzo) a Zuel (Cortina): WWF Veneto e Peraltrestrade inviano le proprie osservazioni.

Redazione

10/02/2017

Spett. Le TERNA Group
info.auronzo.cortina@terna.it

e p.c. - signor Commissario di Cortina d'Ampezzo
commissario@comunecortinadampezzo.bl.it

       - signor sindaco di Auronzo di Cadore
sindaco@comune.auronzo.bl.it

Abbiamo assistito alla presentazione che TERNA ha organizzato a Cortina il giorno 4 gennaio 2017 presso la sala consiliare del Comune per illustrare la proposta di realizzazione di una connessione elettrica di backup in alta tensione, a 135 kV per garantire la continuità del servizio a Cortina nel caso di inconvenienti e guasti (come accaduto nel 2013) della linea di alimentazione che serve la conca ampezzana.

Vorremmo sottoporvi le seguenti osservazioni:

– è vero che il 75% del carico della cabina primaria di Zuel che alimenta Cortina, in caso di interruzione delle linee di TERNA, ed in condizioni normali, è comunque contro-alimentabile dalla rete di Media Tensione ENEL. Fatto questo che non è avvenuto il 26 dicembre del 2013 e che ha provocato un significativo disagio a Cortina, in quanto anche la linea Media Tensione ENEL era fuori uso per caduta e rottura dei conduttori e dei tralicci.;

– è anche vero che,  come illustrato da Terna, sono già state adottate tutte le misure per mettere in sicurezza la linea aerea esistente (taglio alberi a rischio caduta e sistemi di eliminazione automatica dell'eventuale neve o ghiaccio accumulata sui fili),

– perchè mai quindi il territorio dovrebbe sopportare una linea aerea aggiuntiva con doppio impegno di manutenzione? Perchè non procedere invece all'interramento, almeno parziale, dell'esistente, in modo da renderlo ancora più sicuro?

– È indubbio infatti che il sacrificio ambientale sia notevolissimo: raggiungere Zuel da Somprade, attraverso Valbona significa dover installare un numero variabile di tralicci (da 50 a 100 a seconda della tipologia  utilizzata) di altezza adeguata (mediamente 30 metri) su è giù per le montagne, orribili a vedersi.

Quando la linea passa all’interno di un bosco, si deve creare una fascia di rispetto tagliando tutti gli alberi che potrebbero cadere sui conduttori (cavi dell’alta tensione) con un bell’ effetto autostrada verde di una larghezza  di  circa 30 metri.  Non è solo un danno al paesaggio: aprire una nuova via di penetrazione nel bosco mette a rischio anche la stabilità egli alberi di alto fusto ai lati poiché in caso di vento forte, non più protetti gli uni dagli altri, possono cadere a catena a “ effetto birillo” .

Si devono  inoltre realizzare nuove strade di accesso per la costruzione e la manutenzione.
La linea elettrica poi non deve passare in prossimità di abitazioni, alberghi o altre strutture ove risiedano stabilmente delle persone, per la pericolosità dei campi magnetici generati dalla corrente alternata.

A ciò si aggiunga la pericolosità dei cavi aerei per il volo degli elicotteri (il caso di Falco 2 del Suem è emblematico, precipitato proprio a causa di una linea elettrica nella zona del Passo Tre Croci) oltre che per i volatili selvatici, particolarmente nelle ore serali e notturne.

    
Grati per l'attenzione, cordialmente salutiamo


WWF Veneto, il vice presidente Augusto De Nato
adenato@hotmail.com

Peraltrestrade Cadore, la responsabile, Giovanna Deppi
giovanna.deppi@gmail.com

(Nella foto: un momento dell'incontro con i cittadini a Cortina d'Ampezzo lo scorso 4 gennaio)