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Al Codivilla Putti serve la stabilizzazione definitiva

Marina Menardi

21/12/2016

«Costruire sulla sabbia va bene finché non piove». Usa una metafora Carlo Brusegan, direttore sanitario del Codivilla-Putti, per descrivere la delicata situazione in cui si trova l'ospedale cortinese oggi, dopo anni di proroga della sperimentazione pubblico-privata, iniziata 14 anni fa, e ancora in attesa di una soluzione definitiva.

«Stabilizzare la struttura è la cosa più importante al momento per il Codivilla Putti» ha rimarcato Brusegan durante la cerimonia di scambio di auguri che si è tenuta presso il padiglione Putti, giovedì scorso. «Chi ha le competenze su questo si dia una mossa. La Regione si è data un termine: che venga rispettato e ci dia una certezza, perché per noi è un problema che si protrae nel tempo».

Il termine è stato fissato per il 30 aprile 2017. In quella data scadono i trenta mesi di tempo per l'Ulss per trovare una soluzione e portare la struttura privata al 100%. Ad oggi la gestione è mista: 51% Ulss n. 1 e 49% Giomi Spa. «Qualcuno se n'è andato quest'anno, qualcun altro arriverà: siamo piccoli e lontani, la certezza sulla struttura è necessaria anche per portare nuove risorse umane».

Alla cerimonia era presente anche il Commissario del Comune di Cortina d'Ampezzo, Carlo De Rogatis. «Conosco bene la situazione del Codivilla-Putti anche attraverso il mio lavoro in Prefettura» ha detto il Commissario. «Si è parlato tanto di demansionamento, di soppressione in questi anni. Io credo che sia fondamentale contare su una struttura ospedaliera qui, a Cortina d'Ampezzo, tanto più che ci saranno a breve i Mondiali di sci, e arriverà moltissima gente, ma anche in prospettiva futura».

Si sono susseguiti poi con gli auguri natalizi il presidente del gruppo Giomi, Emanuel Miraglia, il presidente del Cda della società Codivilla-Putti Spa, Franco Botteon, l'amministratore delegato Massimo Miraglia, e la presidente del Comitato Civico per la Salute del Cittadino Sandra Scarpa Ghedina.

«Ringrazio il Commissario per la sua presenza qui, ora si può operare in una comunione di intenti tra società e amministrazione comunale - ha detto Massimo Miraglia -. È Il quattordicesimo Natale che festeggio qui con voi, e questi anni sono volati. La struttura è riuscita a sconfiggere le difficoltà che assillano i piccoli centri di montagna».

Sandra Scarpa Ghedina ha voluto ricordare Alberta Boito, la segretaria del Comitato per la Salute del cittadino, scomparsa prematuramente nei giorni scorsi. «Alberta lavorava nell'ombra ma mi ha sempre affiancato ovunque nella nostra battaglia contro la chiusura dell'ospedale, iniziata nel 1979» ha detto Scarpa Ghedina.

La cerimonia è poi proseguita con un allegra rappresentazione teatrale messa in scena dagli stessi dipendenti dell'ospedale.