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Primo appuntamento di Una Montagna di Libri con il nuovo libro edito dall'ULd’A

Redazione

12/12/2016

Dopo alcuni anni di lavoro e minuziose ricerche, il prof. Paolo Giacomel torna con un’altra pubblicazione ricca di informazioni e di novità. L’ULd’A – Union de i Ladis d’Anpezo, in collaborazione con il Comune di Cortina d’Ampezzo e la Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti e Una Montagna di libri presenterà il nuovo libro venerdì 16 dicembre 2016 direttamente nella Cappella di San Francesco. Si comincia alle ore 17:00 con la S. Messa di Rorate, a seguire alle ore 18:00 la presentazione con la partecipazione di Francesco Chiamulera, del prof. Paolo Giacomel e di don Andrea Constantini Ghea.

Con la pubblicazione di questo libro si continua a stimolare la conoscenza della fede, della storia e dell’arte delle chiese e cappelle di Cortina d’Ampezzo. Un'iniziativa promossa dall’ULdA con la collaborazione della Parrocchia e dell’Amministrazione Comunale con lo scopo di mantenere, proteggere e divulgare i valori culturali presenti anche in questi edifici nel corso dei secoli.

Il primo volume uscito nel 1998 illustrava la chiesa di Zuel e le cappelle di Campo, di Cojana e delle Orsoline. Seguirono nel 2001 la SS. Trinità di Majon, nel 2006 San Jaco, nel 2012 Ra Madona, arrivando oggi al quinto itinerario, dedicato alla cappella di san Francesco, presentata come la più antica d’Ampezzo.

Una pergamena del 1396 attesta la vendita di una casa di legno costruita sotto la chiesa di san Francesco al limite della strada pubblica nel territorio del Comune d’Ampezzo. Il documento pone una domanda implicita: da quando esisteva questa piccola chiesa? La risposta va cercata nei secoli precedenti nell’Ampezzo medievale che in quell’anno aveva nel villaggio di Cortina un pievano a servizio della chiesa parrocchiale e dal 1355 la chiesa di santa Caterina per un cappellano scelto dal Marigo.

Nei secoli precedenti i monaci Benedettini possedevano dei terreni e alcune case che all’inizio del XIV secolo cominciarono a vendere, come è affermato da una pergamena del 1380 che riporta un testo del 1320. Inoltre l’affresco degli apostoli scoperto nel 1974, l’architettura tardo gotica, il rosone, la volta del soffitto, la parte muraria dell’abside e della sacrestia, l’orientamento iniziale della chiesa, indussero il castaldo Andrea Constantini a scrivere che la minuscola chiesuola è ritenuta dai più, la più vecchia del paese.