In occasione del 25 novembre, giornata Internazionale per l'Eliminazione della violenza contro le donne, il Soroptimist International Club di Cortina d'Ampezzo ha deciso di sensibilizzare la popolazione locale al problema della violenza contro le donne con un'installazione artistica di grande impatto visivo.
Nella centralissima conchiglia di piazza Angelo Dibona verrà innalzata una rete e ognuno potrà portare una propria bambola e appenderla, o per meglio dire impiccarla, con un nastro sulla stessa struttura.
Le bambole saranno dunque le protagoniste, proprio loro che hanno accompagnato la nostra infanzia, simbolo di quella femminilità troppo spesso violata.
«Il problema del femminicidio è sempre più scottante ed è un fenomeno di cui tutti, anche in una realtà piccola come quella di Cortina, devono essere consapevoli. Dall'inizio dell'anno in Italia ne risultano 107 ed è necessario che se ne parli per far comprendere alle donne che la via da percorrere per tentare di evitare tutto questo è la denuncia» riferisce la presidente del SI Club di Cortina Katia Tafner.
«Con l'istituzione di questa giornata nel 1999 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha voluto da subito invitare i governi, le organizzazioni internazionali e le organizzazioni non governative a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno. Noi abbiamo pensato di riproporre il Wall of Dolls di Milano» aggiunge Katia Tafner.
L'iniziativa “Wall of Dolls” è nata tre anni fa da un'idea di Jo Squillo che durante la settimana della moda milanese ha creato il muro di bambole per lanciare un messaggio ed un appello al Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini per l’introduzione nelle scuole dell’ora di Educazione Sessuale e Sentimentale, perché solo con un cambio culturale si può fermare il Femminicidio.
«Per questo motivo abbiamo deciso di coinvolgere gli istituti del Polo Valboite, parlando della giornata in questione, della sua valenza e del nostro progetto. Per rendere tutto ancora più chiaro i ragazzi hanno potuto vedere un video documentario che mi ha inviato la stessa Jo Squillo sul muro di bambole di Milano. Il nostro muro però, a differenza di quello originale, ha una doppia valenza: le bambole vengono appese per denunciare la violenza, ma poi acquistano una nuova vita perché noi abbiamo deciso di donarle tutte in beneficienza» aggiunge la Tafner.
Chiunque lo vorrà potrà intervenire sul Wall of Dolls.
L'installazione artistica prenderà il via il venerdì 25 novembre e resterà esposta fino a domenica 27.
Il Soroptimist è un'organizzazione senza fine di lucro di service club che riunisce donne prevalentemente impegnate in attività professionali e manageriali e opera attraverso progetti diretti all'avanzamento della condizione femminile, la promozione dei diritti umani, l'accettazione delle diversità, lo sviluppo e la pace.
SOROPTIMIST INTERNATIONAL CLUB DI CORTINA D'AMPEZZO