Il presidente della Cassa Rurale di Cortina d'Ampezzo, Alberto Lancedelli, ha firmato la scorsa settimana assieme a Alessandro Rizzante, vice presidente di Fidi Impresa e Turismo Veneto, un accordo che prevede di agevolare la liquidità degli albergatori nel "fuori stagione".
Si tratta di un finanziamento a breve termine per un importo massimo di 100 mila euro, da erogare fuori stagione e restituire durante la stagione, come ha spiegato Roberto Lacedelli, direttore della Cassa Rurale di Cortina, agli albergatori presenti nella sala conferenze della sede della banca. «Servirà a venire incontro agli albergatori, in un momento in cui non hanno incassi, per le esigenze di spese di manutenzione o di pagamento delle tasse. Il finanziamento si chiude poi nei mesi stagionali e viene decurtato con gli incassi».
«Vi è anche la possibilità di un mutuo "Fuori stagione plus", per entrambe le stagioni turistiche» ha aggiunto Lacedelli, «che sarà poi sviluppato con Fidi Impresa. L'impianto da finanziare sarà definito sulla base di un business plan per accedere ai finanziamenti che verranno erogati dalla Regione Veneto per le opere di riqualificazione alberghiera. Le spese di istruttoria della pratica saranno ridotte del 50% e il rating va da 1,25 a 2 con tasso variabile».
Una firma che è un primo passo di atti concreti che vedono fare squadra la banca ampezzana con l’associazione Albergatori di Cortina, il consorzio Fidi Impresa e Turismo Veneto e Confcommercio di Belluno. «Questo è un primo accordo fatto con gli albergatori» spiega Alberto Lancedelli, presidente della Cassa. «Speriamo di farne in futuro anche con altre categorie, non solo di Cortina».
Soddisfatto anche Gianluca Lorenzi, presidente dell'associazione albergatori di Cortina d'Ampezzo. «Oggi si fa sistema: Cassa Rurale, Ascom, Finimpresa, Assoalbergatori insieme per un progetto che vuole mettere gli imprenditori nella condizione di muoversi con sicurezza da qui al 2021, per un accesso al credito. Ora sta al singolo imprenditore decidere cosa fare» ha dichiarato Lorenzi.
Elena Galli, di Fidi impresa turismo Veneto, ha poi illustrato le possibilità che si aprono per gli albergatori con i bandi regionali in uscita a novembre. «Ci sono a diposizione 12.500.000 euro dalla Regione per le attività ricettive di montagna. Per l'alto bellunese, tramite il Gal, ci sono 3 milioni e mezzo di euro per gli interventi sotto i 150 mila euro e si otterrà un contributo a fondo perduto del 50%. Per gli investimenti dai 150 mila ai 500 mila euro, si può ottenere il 40% e la Regione stanzia 9 milioni per tutto il territorio montano. Per i progetti dai 500 mila euro a un milione e mezzo di euro, si può ottenere il 20%. Ci sono poi i fondi europei che premieranno i progetti portati avanti con la rete d'impresa».
Le parole d'ordine sono: progettualità e programmazione, tempestività nella presentazione delle domande, puntare su cose fattibili. Paolo Doglioni, presidente Ascom, ha ribadito. «Occorre fare sistema; il piccolo orto non va più bene».