Riportiamo le mostre in centro, nel palazzo del "Comun Vecio"
    

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Riportiamo le mostre in centro, nel palazzo del "Comun Vecio"

Lettere al giornale

02/09/2016

Sono trascorsi 60 anni dallo storico evento che ha fatto nuovamente risuonare il nome di Cortina nel mondo dopo quella della straordinaria impresa di Lino Lacedelli del K2, le Olimpiadi Invernali 1956, una perla incastonata nella corona della Regina delle Dolomiti.

Olimpiadi arrivate nella nostra valle per iniziativa dell'Amministrazione Comunale d'allora, guidata da un sindaco attivo e capace; coadiuvato da uno staff altrettanto capace.

Dopo 60 anni, a rimembrare lo storico avvenimento sportivo, con il sostegno dell'Amministrazione Comunale e per encomiabile dedizione e competenza di 4 persone, si è inaugurata una mostra retrospettiva denominata OLYMPIC WINTERS: il pubblico, aggirandosi per il salone espositivo, con pannelli ed altro materiale, può comprendere cosa siano state le varie gare ed il valore degli atleti partecipanti che si sono battuti in una leale competizione. La mostra è visitable dal 29/08 al 30/09 presso l'Alexander Hall.

L'esposizione è molto bella ed interessante, merita un buon successo, nonostante un piccolo svantaggio e cioè la notevole distanza dal centro città la quale indurrà qualcuno a rinunciare a visitarla.

Ora voglio esprimere un mio parere personale, se qualcuno lo vuol recepire. Perchè non adeguiamo ed adattiamo l'interno del "Comun Vecio" rendendolo disponibile a mostre, riunioni, biblioteca, e perchè no, all'esposizione della preziosa collezione di fossili del sig. Rinaldo Zardini, e, finalmente, il tanto sospirato Museo della Montagna, dello Sport e degli Usi e Costumi d'Ampezzo? Così collocati in pieno centro diventerebbe un richiamo per l'ospite che potrebbe ammirare le nostre tradizioni, i costumi, la laboriosità dei nostri progenitori.

Il Museo aperto tutto l'anno diventerebbe un richiamo e l'ospite avrebbe un'altra idea di Cortina che non è solo alberghi, boutique, luogo di ritrovo per Vip.

Ora mi calo nei panni di un pettegolo, perché a sentire nominare Alexander Hall mi sento avvilito: vorrei capire chi ha proposto di dare il nome al complesso di Pontechiesa ad uno sconosciuto al 99% dei cortinesi, nemmeno nato a Cortina ma in Austria più di 200 anni fa e che ha sempre ignorato sia il nome di Cortina, sia dove si trova; abbiamo decine di persone che hanno onorato Cortina con il proprio lavoro e fama perché ignorarli e dare il nome di un fantasma?

Inoltre, mi sembra che il nome "Hall" non corrisponda alle funzioni e agli scopi per cui era stato progettato.
Speriamo che la prossima Amministrazione Comunale riveda il caso e gli dia un nome appropiato alle sue funzioni. Come risuonerebbe bene Pala Congressi, Palazzo dei Congressi...

Finalmente Cortina attiverebbe un elemento mancante fin'ora e che potrebbe attirare ospiti pure fuori stagione proponendo convegni di Industriali, Banchieri, Medici, Magistrati, Notai, ecc...

Così Cortina non sarebbe solo la bellissima località di villeggiatura montana, ma diventerebbe una località pure per congressi e riunioni di lavoro.

Speriamo che il prossimo futuro ci regali questa novità.

Giorgio Murari

(foto: bandion.it)