Ho modo di constatare di persona, giorno dopo giorno, la situazione di degrado in cui la passata (per fortuna) amministrazione e non solo ha ridotto Cortina.
Mi pare persino ridicolo richiamare ancora una volta lo stato penoso in cui versano – tra altri - l’ Hotel Ampezzo e il non lontano Albergo Italia prospiciente la vecchia stazione ferroviaria.
Ricordo che il Comune, nella assenza della proprietà, avrebbe tutti i mezzi giuridici per salvaguardare oltre che la incolumità dei passanti, il decoro stesso cittadino intervenendo con apposite ordinanze.
Detto questo percorrendo da pedone la via che da Alverà scende a Cortina (48 delle Dolomiti) usufruendo del marciapiedi che, dopo lunga insistenza gli abitanti della bella frazione hanno ottenuto, mi fermo a constatare la vergogna costituita dalla beffarda colonnina rilevatrice (?) di velocità del traffico posta all’incrocio tra la indicata strada e la strada per Grava.
Nessuna risposta è stata fornita alla domanda rivolta alla fu amministrazione comunale tramite Voci di Cortina circa l’effettivo funzionamento dell’apparecchio e le violazioni dallo stesso eventualmente rilevate.
Mi sembra che sin dalla sua apposizione l’apparecchio non abbia mai funzionato e mi pare che il silenzio della passata amministrazione alle mie domande ne sia l’eloquente conferma.
Devo inoltre rilevare che a fronte dell’effimero segnale stradale uno dei quali peraltro apposto solo di recente con il quale si imporrebbe il limite di velocità di 50 km/h da nessuno peraltro rispettato, non è stato apposto nessun segnale atto a vietare la possibilità di sorpasso sul medesimo tratto con la, ovviamente, necessaria marcatura della striscia bianca continua sulla carreggiata.
Il costante eccesso di velocità di auto, moto ed automezzi pesanti, in assenza di un concreto divieto di sorpasso, rende, lo ripeto, estremamente pericoloso quel tratto stradale.
La circolazione stradale nel comprensorio di Cortina è gestita male ed il carico di traffico turistico e commerciale rende oramai evidente la conformazione arcaica delle strade di accesso e di uscita dalla città.
La sospensione, spero definitiva, dell’ intervento in piazza della Posta per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo (mi pare …subacqueo) fornisce una piccola soddisfazione a coloro che ne hanno sempre sostenuto la irrealizzabilità mentre la notizia, non so quanto vera, di una possibile prossima ristrutturazione della piscina di Mietres renderebbe giustizia a quanti ne hanno sempre sostenuto la bellezza e l’utilità.
Cordialmente
Avv. Bruno de’ Costanzo