ANALISI METEOROLOGICA DEL MESE DI LUGLIO 2016
    

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ANALISI METEOROLOGICA DEL MESE DI LUGLIO 2016

Redazione

09/08/2016

Luglio è il mese centrale e più rappresentativo dell’estate, che sulla montagna veneta, è bene ricordarlo, è statisticamente caratterizzata da alcune belle e calde giornate di sole, alternate però ad altre con frequenti brevi fenomeni di instabilità pomeridiani, a volte di forte intensità. L’anno scorso avevamo avuto un mese di luglio caldissimo ed insolitamente soleggiato e stabile.

Quest’anno il mese è risultato più “normale”, solo in alcune zone più instabile e piovoso della norma. L’unica fase di tempo stabile, bello e caldo è stata quella intercorsa fra il 16 ed il 20.

Le temperature medie mensili sono risultate mediamente 1°C superiori alla norma, con l’unica significativa oscillazione a metà mese, quando si è avuto un sensibile calo termico. Per il resto valori normali o superiori alle medie pluriennali.

Le precipitazioni totali mensili sono state, a seconda delle zone, normali o più copiose del consueto e questo per l’irregolarità della distribuzione dei fenomeni d’instabilità (rovesci o temporali) che hanno interessato più frequentemente certe zone, risparmiandone altre. La neve in alta montagna è ricomparsa fra la sera del 13 e la mattina del 14 oltre i 2200-2500 m (localmente a 1900-2000 m sulle Dolomiti settentrionali) con apporti anche di 10-20 cm a 2200 m. Da inizio anno è piovuto ovunque più del normale, in alcune zone in maniera significativa (+52% a San Martino d’Alpago, +39% a Santo Stefano di Cadore), in altre in modo più contenuto (+5/+15% in basso Agordino, Zoldo e Feltrino).

Di questo mese si devono ricordare:

• I dissesti idrogeologici sul Passo Falzarego (versante Cortina) del 10 luglio, con colate detritiche ed esondazione di piccoli torrenti che hanno interessato anche la strada statale.

• I notevoli danni da vento forte fra Belluno e Ponte nelle Alpi attorno al mezzogiorno del giorno 13, quando una delle tante celle temporalesche in transito sulla Val Belluna, intensa ma fortunatamente veloce, ha subito un inizio di invorticamento della struttura, che avrebbe potuto generare un tornado. Oltre ai numerosi casi di danni a tetti di edifici e capannoni, la caduta di molti alberi ha provocato la chiusura temporanea della ferrovia (interrotta per 5 ore) e della strada statale. A Bellunoaeroporto viene misurata una raffica di 96 km/h. Lo stesso giorno l’accumulo di pioggia a San Martino d’Alpago raggiunge gli 86 mm, di cui 40.4 mm in una sola mezz’ora.

• Gli allagamenti a Ponte nelle Alpi del pomeriggio del giorno 22, per il transito di un’intensa, veloce cella temporalesca, che provoca nuove, forti raffiche di vento (70 km/h a Belluno, 68 a Torch di Pieve d’Alpago, 62 a Longarone)

• Il fortissimo rovescio temporalesco a Longarone nella sera del giorno 30, quando cadono 68 mm di pioggia in un’ora, dei quali 42,2 mm in mezz’ora 

In tutto si sono avuti 10 giorni soleggiati, 19 variabili o instabili e 2 giorni di maltempo.

A.R.P.A.V. – Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio –
Servizio Idrologico