Giugno, primo mese dell'estate meteorologica, risulta statisticamente uno dei mesi più instabili dell'anno, assieme a maggio, ma in questo caso l'instabilità si è manifestata per ben 23 giornate, contro una media di 19. Unica fase di bel tempo quella intercorsa fra il 21 ed il 24, quando si è verificata anche la prima onda di calore di quest'estate, in sincronia con il suo inizio astronomico.
Le temperature medie mensili sono risultate perfettamente nella norma, con poche oscillazioni nel corso del mese, se si esclude il citato periodo di gran caldo.
Le precipitazioni totali mensili sono state nel complesso più copiose e frequenti del normale, ad eccezione di alcune zone (es. Agordo e Col Indes di Tambre) dove è piovuto quantitativamente meno del consueto. La frequenza delle piogge è stata ovunque elevata, con 15-22 giorni piovosi (a seconda delle zone), contro una media di 12-14. La neve in alta montagna è caduta in poche occasioni e solo sulle cime più alte delle Dolomiti. Da inizio anno permangono esuberi mediamente compresi fra il 20 ed il 40%, ad esclusione del basso Agordino e di Zoldo, dove lo scarto è inferiore al 20%.
Di questo mese si devono ricordare:
• I fenomeni temporaleschi localmente forti il giorno 5, con violenti rovesci e grandinate. La frazione di Villabruna di Feltre viene invasa da acqua e fango, mentre nella zona di Pecol di Zoldo i prati vengono quasi imbiancati da un'abbondante grandinata.
• Ancora temporali di forte intensità nel tardo pomeriggio e verso sera del giorno 25 fra basso Feltrino e Val Belluna, dove i danni maggiori vengono provocati dalle forti raffiche di vento. Velocità massime di 65 km/h sono misurate a Santa Giustina e 62 km/h a Quero.
• I forti e persistenti rovesci temporaleschi del tardo pomeriggio-sera del giorno 30 lungo una fascia compresa fra Sospirolo e Ponte nelle Alpi. La ripetuta formazione di numerose celle temporalesche nella stessa zona (fra le Vette Feltrine ed il Monte Pizzoc) per 6-8 ore consecutive ed il loro successivo movimento verso Est, delinea la genesi di un classico "sistema temporalesco autorigenerante". Come succede sempre in questi casi la quantità di pioggia scaricata lungo il tragitto delle tante celle temporalesche è notevole e concentrata in poche ore. La stazione di Bellunoaeroporto misura 122 mm di pioggia in sole 6 ore, intensità record per questo lasso di tempo per il capoluogo (di cui 55 mm in una sola ora), a Sospirolo cadono 104 mm, a Longarone 49 mm. Locali dissesti idrogeologici si verificano anche sulle Dolomiti, come ad esempio a Malga Ciapela (45 mm di pioggia) dove due torrenti esondano ed invadono la strada che porta al Passo Fedaia, trasportando massi anche di grosse dimensioni.
In tutto si sono avuti 5 giorni soleggiati, 23 variabili o instabili e 2 giorni di maltempo.
A.R.P.A.V. – Dipartimento Regionale
per la Sicurezza del Territorio – Servizio Idrologico