RICONOSCIMENTO delle donne in Regola
    

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RICONOSCIMENTO delle donne in Regola

Lettere al giornale

28/06/2016

Spett.
REDAZIONE “Voci di Cortina”
Cortina d’Ampezzo

Oggetto: RICONOSCIMENTO delle donne in Regola -


   Chiedo ospitalità per queste mie brevi riflessioni:

Vorrei  commentare la lettera redatta  da 5 Regolieri con allegato  parere di un legale, regoliere a sua volta, inviata a tutti i Regolieri e Fioi de Sotefamea lo scorso mese di maggio e che, ovviamente non godendo direttamente di questo titolo, non ho avuto in via diretta, ma che ho potuto leggere:

- innanzitutto 3 dei 5 firmatari hanno fatto parte di Commissioni per la revisione del Laudo negli anni ’90, due di loro avevano a suo tempo sottoscritto l’esito dei lavori delle Commissioni  favorevole all’entrata delle donne, mentre solo uno si dichiarava assolutamente contrario. Naturalmente è possibile e plausibile  il cambio di opinioni !!!....

I Signori firmatari dovrebbero comunque tenere presente che il 64% dei votanti in Assemblea, quorum – come sappiamo - non sufficiente al cambio dell’articolo del Laudo  in discussione, ha votato a favore ed esattamente la metà ( 32,5%) ha votato contro, vorrà pur dire qualcosa!

Forse è sfuggito ai più  che quest’anno – il 2 giugno -  sono stati festeggiati i 70 anni dalla conquista del voto da parte delle donne italiane…meno male che tale ammissione al voto  è stato riconosciuto anche a Cortina!!!

Il Legale Regoliere può star tranquillo che anche se senza il “titolo” la scrivente è riuscita, nel corso della sua attività lavorativa e di volontariato, ad avere molte soddisfazioni, però trovo che il riconoscimento a” ra femenes”  sarebbe un bel traguardo!

A parte  queste considerazioni che possono lasciare il tempo che trovano andrebbe, forse, ricordato che al momento dell’istituzione del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo con L.R. n.21 del 22.3.1990 l’art.11 p. 4 recita   …”””la convenzione prevede altresì l’impegno della Comunanza di adeguare entro 12 mesi (uh!) dalla data della stipula il proprio ordinamento in modo da garantire lo status di regoliere senza distinzione di sesso…”””

A quanto pare a questo non si è ottemperato, ma i quattrini che sono sempre arrivati dalla Regione Veneta hanno fatto comodo a tutta la cittadinanza: donne e uomini.

Cortina d’Ampezzo, 22 giugno 2016                                  

 Paola Valle de chi de Moris