Cambiare il regolamento: è troppo astruso, complicato, ed è ovvio che qualcuno sbagli. È questo sostanzialmente il coro unanime uscito dall'incontro che si è tenuto lunedì 21 dicembre tra il sindaco ed alcuni consiglieri di maggioranza con i rappresentanti delle associazioni di Cortina, per discutere del regolamento che la Giunta ha adottato l'anno scorso, e che quest'anno ha visto escluse dai contributi la maggior parte delle associazioni che ne hanno fatto richiesta.
L'obiettivo dell’incontro era, a detta del sindaco, quello di valutare, insieme, soluzioni migliorative per le associazioni. Una chiacchierata, con l'invito a mandare successivamente delle proposte scritte, e di fare un altro incontro a gennaio assieme a i funzionari.
L'incontro è stato moderato nei toni, ma non sono mancati i moniti agli amministratori che hanno voluto e approvato questo regolamento.
La prima ad intervenire è stata Nicoletta Cargnel, del gruppo Danza e dintorni Asd, esclusa anche dal contributo successivo di 61 mila euro, che il Comune preleverà dal fondo di riserva. «Non ho presentato i documenti già agli atti dell'Amministrazione perché la segretaria che c'era prima mi aveva assicurato che si poteva fare, e poi mi vedo respingere la domanda perché manca della documentazione. Questa è una grande ingiustizia. E sono rimasta fuori anche dai soldi stanziati successivamente, perché alla mia attività non è stata riconosciuta la valenza per i giovani, secondo chi ha fatto la valutazione, nonostante il mio gruppo faccia danzare settanta giovani».
Altro argomento molto sentito è quello delle tariffe Se.Am., la società comunale che eroga i servizi e gestisce gli impianti comunali. «Le tariffe della Se.Am. sono proibitive» ha dichiarato il presidente del Corpo Musicale di Cortina d'Ampezzo, Matteo Colli. «L'uso della conchiglia ci costa 170 euro per un concerto, più due euro a sedia per la gente che si vuole sedere. Per la Festa delle Bande il Comune ci dà 12 mila euro che poi giriamo alla Se.Am., e in più dobbiamo aggiungerne altri tremila».
Altro punto che sfavorisce le associazioni di Cortina emerso durante l'incontro è il fatto che qualsiasi associazione esterna al paese, che abbia la sede legale a Cortina, può accedere alla domanda.
Ma anche i criteri di aggiudicazione spesso sono stati considerati inadeguati, quali l'internazionalità, la promozione della cultura ladina, che non toccano molte associazioni locali.
Lorenzo Lacedelli presidente della Sportivi Ghiaccio è intervenuto accentuando il fatto che «questo regolamento ha messo in difficoltà tutti, Giunta compresa. A monte il bando è stato fatto male e credo si possa migliorare. Suggerisco di sentire un'altra società di consulenza».
Anche la Filodrammatica d'Ampezzo è rimasta esclusa dai contributi ordinari, e rimpinguata in extremis in parte con un prelievo dal fondo di riserva da parte del Comune, somma che, come ha spiegato il vice presidente del sodalizio Davide Sottsass, andrà totalmente a coprire le spese dell'Alexander Hall sostenute per mettere in scena lo spettacolo autunnale, e che comunque non sarà sufficiente a sostenere tutti i costi fatturati dalla Se.Am.
«Siamo stati in bilico fino all'ultimo per andare in scena all'Alexander Hall, perché il Comune non ci dava la risposta sul contributo che ci avrebbe permesso di sopperire ai costi della sala» ha spiegato lunedì Davide Sottsass. «Abbiamo voluto lo stesso andare in scena, visto l'impegno dei nostri attori dilettanti, che per oltre tre mesi si sono incontrati tre volte alla settimana per fare le prove dello spettacolo. Abbiamo rischiato, fiduciosi di ottenere il contributo richiesto, e invece non è stato così. Se l'avessimo saputo nei tempi previsti potevamo decidere di farlo in un altro luogo. È un contro senso adesso dire adesso: la Filodrammatica ha ragione, ma non sappiamo cosa fare. Dovete trovare una soluzione».