"Lerosalandia" e "Ra Statua de Paolo Incioda": sono questi i due spettacoli che la Filodrammatica d'Ampezzo propone ai cittadini di Cortina d'Ampezzo nel consueto spettacolo autunnale che rientra nel programma di "Fuori stagione, fuori di casa", organizzato in collaborazione con il Comune di Cortina d'Ampezzo.
Si tratta di due atti unici che vengono proposti nella stessa serata, a partire da martedì 17, in luogo della commedia in tre atti che gli attori dilettanti ampezzani sono soliti mettere in scena a novembre. Ciascun spettacolo ha una sua storia, un suo regista e i suoi interpreti.
"Lerosalandia" è già stato rappresentato quest'estate due volte, in occasione dei festeggiamenti per ricordare i 600 anni dell'acquisto dei pascoli da parte della Regola Alta di Lareto dei pascoli di Ospitale, Lerosa e Travenanzes, un tempo territorio della Regola di Vinigo.
"Ra Statua de Paolo Incioda", invece, è un "remake" di una commedia già messa in scena dalla Filodrammatica vent'anni fa, nel 1995, che riscosse molto successo, prima sui carri dei Sestieri, poi al cinema Eden. Di quella rappresentazione, però, come spiega Johannes Gaspari, presidente della Filodrammatica d'Ampezzo, «non c'è alcuna foto, alcun ricordo di un pezzo che è rimasto impresso nella memoria di chi lo ha visto per la sua brillantezza».
«"Lerosalandia" è una scenetta di circa mezz'ora che ha richiesto parecchio lavoro soprattutto da parte di Anne Menardi e Elisabetta Zardini, che ne hanno scritto il testo e curata la regia» spiega Gaspari. «È stata rappresentata solo due volte, e visto che era già pronta, abbiamo pensato di riproporlo quest'autunno. A "Lerosalandia", abbiamo pensato di aggiungere un'altra scenetta, "Ra Statua de Paolo Incioda", un bel testo brillante tradotto dall'italiano, che già da tempo volevamo rimettere in scena. In questo modo riusciamo a fare una serata con varie repliche senza che ci sia troppo impegno da parte delle persone coinvolte, come avviene invece nella commedia a tre atti».
I protagonisti di "Lerosalandia" sono Mario Pieli, nel ruolo di Bortel, un regoliere ampezzano; Amanda Pieli interpreta Dina, una studentessa del luogo; Jonatan, il regoliere di Vinigo, è interpretato da Massimo Brugiolo; Paolo Alverà Pazifico veste i panni dello storico dottor Wictor Pedia; Alessandro Verocai de Poulino è Piersilvio Frasenelli, colui che vuole speculare nei pascoli di Lerosa, coaudivato dall'avocatessa Assaiar PIa, interpretata da Alessia Baldissera; in scena anche il giovane ragazzo Niccolò Gandini.
"Ra Statua de Paolo Incioda" è stata tradotta da un testo originale di Ferdinando Fontana ed è diretta da Claudio Burzacca. Franco Buzzat Buzi interpreta Gioacchino Radicchi, il sindaco della località in cui si svolge l'inaugurazione della statua di questo illustre cittadino; Paolo Alverà Pazifico è il carabiniere Grinfia; c'è poi lo scultore Amilcare Sgonfietti, interpretato da Claudio Burzacca; il personaggio principale, Paolo Incioda, è interpretato da Andrea Alverà Lete; Mario Pieli, Mauro Moret, Claudio Bernardi Supiei e Flavio Lancedelli Slao sono dei contadini, Simone Pompanin Checo è il fattorino, Alice Buzzat la cameriera. Si inizia martedì 17 alle ore 21, presso la sala congressi "Alessandro Girardi", per replicare mercoledì 18, venerdì 20, sabato 21, sempre alle ore 21, e domenica 22 alle 4 del pomeriggio.
Sabato 28 novembre alle ore 20.30 la Filodrammatica sarà ad Arabba alla sala congressi.