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Indispensabile un codice etico per chiunque decida di collaborare all’organizzazione dei Mondiali del 2021

Redazione

02/11/2015

Gian Franco Kasper, numero 1 della FIS, bacchetta Cortina con il suo stesso scettro.

La candidatura in solitaria, secondo il presidente, non significa assegnazione certa.

L’immobilismo della conca non piace in Svizzera e non si può certo dar loro torto. In attesa di conoscere l’esito del referendum di aprile  si decise di non creare un Comitato che portasse avanti la candidatura, ma dopo mesi di attesa ancora nulla. Non poteva certo sfuggire alla FIS che l’unica persona data per certa nel comitato  fosse indagata e ora si trovi agli arresti.

A questo punto, viste anche le critiche che ci sono state rivolte, si rende indispensabile un codice etico che chiunque decida di collaborare all’organizzazione dei Mondiali del 2021 dovrà sottoscrivere.  Non possiamo permettere a chichessia di gettare fango sulla nostra bella valle.

Le perplessità che vennero sollevate in Aprile tutt’ora non sono dissolte. Alcuni punti del Dossier per il 2019 sono stati modificati, ma ancora non conosciamo i progetti presentati a Zurigo per il 2021. Secondo quanto dice Kasper, comunque, non sono sufficienti.

Vogliamo sapere cosa ci aspetta, crediamo sia dovuto a tutta la cittadinanza, soprattutto a coloro che hanno sostenuto la candidatura votando in senso affermativo, ma anche a chi non era convinto delle assicurazioni e delle promesse profuse in tanti anni di candidature.

Possibile che dalla prima candidatura a oggi nulla sia cambiato? Dove sono i progetti definitivi? Dove è finito l’appoggio delle istituzioni? Al momento il silenzio è totale.

Vogliamo certezze, le promesse da marinaio non ci bastano più.

Comitato Referendum Cortina 2021