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Mondiali di sci 2021: le preoccupazioni del Comitato del NO

Redazione

24/10/2015

La piega che sta prendendo la candidatura ai mondiali di sci 2021 di Cortina d'Ampezzo, va al di là di ogni più cupa previsione che mi aveva portato a sostenere le ragioni del NO al referendum del 12 aprile scorso.

Incontro molti concittadini che mi dicono di aver cambiato idea alla luce degli ultimi sviluppi ma ciò, contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare, non mi fa compiacere con pensieri del tipo "ve l'avevamo detto"; piuttosto genera molta preoccupazione per quanto riguarda il futuro del nostro paese.

Non starò qui ad esprimere giudizi su Antonio Mastrapasqua, gli ultimi avvenimenti si commentano da soli e in internet esistono pagine e pagine che informano sul curriculum vitae della persona e ognuno è libero di formarsi una propria opinione.

Quello che più mi indigna è il silenzio assordante che viene dalla nostra Amministrazione, che accetta supinamente qualsiasi imposizione ci venga inflitta dal CONI o dalla FISI, nella totale incapacità di gestire la situazione.

Eravamo stati accusati di ritardare il lavoro del Comitato promotore con l'indizione del referendum, ed ora, a distanza di sei mesi, il Comitato non è ancora stato costituito e, quel che è peggio, sarà composto nella quasi totalità da personaggi esterni alla realtà di Cortina.

Era stata promessa al paese totale trasparenza e invece nulla si sa sulle modifiche apportate al nuovo dossier, né se lo stralcio della pista Sailer  definitivo e quali interventi sono previsti sulla pista A del Col Drusciè, si continua a lavorare all'insaputa dei cittadini dimenticando che al referendum ben il 40% era contrario.

La sensazione è che le chiavi del paese siano state date in mano a qualcuno che gestirà l'evento, sempre che ci venga assegnato veramente, al di sopra di tutti e, non dimentichiamolo, in assenza dello strumento urbanistico del PAT.

Per quanto riguarda poi la trovata della tassa di soggiorno, prima di applicarla bisognerebbe investire in maniera proficua l'avanzo di bilancio che ogni anno il Comune si ritrova, pensare poi di utilizzarla per far pagare ai turisti le spese dei Mondiali, o, peggio ancora, per andare a finanziare il rinnovamento di strutture private quali sono gli alberghi, è contrario allo scopo per cui è stata istituita la tassa stessa, ovvero creare servizi a favore del turismo e della comunità.

Roberta de Zanna
Comitato NO ai Mondiali di sci del 2021